venerdì 15 febbraio 2013

DIETA LIGHT PER MARZO

COLAZIONE

250 gr albume
1 uovo intero
4 fette biscottate integ.
20 gr marmellata diet
1 tazza caffè

SPUNTINO

1 banana

PRANZO

100gr pasta o riso (SOLO SE TI ALLENI)
200 gr carne magra
200 gr insalata verde
20 gr olio extravergine oliva

SPUNTINO

1 banana
30 gr proteine 90%

CENA

200 gr minestrone light
200 gr pollo o pesce (o prosciutto cotto/bresaola/formaggi light)
3 pz pane azzimo


1 GG ALLA SETTIMANA DI SCARICO SOLO SE TI SENTI GONFIO

COLAZIONE

250 gr albume
1 tazza caffè

SPUNTINO

30 gr proteine 90%

PRANZO

250 gr carne magra
Con verdure crude

SPUNTINO

30 gr proteine 90%

CENA

250 gr carne magra
Con verdure crude

1GG ALLA SETTIMANA LIBERO


sabato 9 febbraio 2013

ALLENAMENTO BREVE E INTENSO

Tutto ciò che concerne il “breve, intenso ed infrequente” deriva sistematicamente dagli scritti – sempre validi, ma ormai abbastanza datati di Arthur Jones (tra l’altro, inventore delle Nautilis Machine e allenatore di Mike Mentzer)

Attualmente, soprattutto su qualche rivista del settore, stiamo – a mio avviso - assistendo ad una vera e propria operazione di marketing in cui l'ormai classico "genio" di turno "inventa" mensilmente (seguito, guarda caso, dall'immancabile libro a supporto di quanto propone…) questo o quello sull'allenamento (in genere, breve, intenso ed infrequente, visto che per ora la "moda" è questa…).
Quello che però, in tali "campagne di marketing" si dimenticano soventemente di dire, è che tali "geniali" metodologie sono vecchie di decenni. Ad esempio, tutto ciò che concerne il "breve, intenso ed infrequente" deriva sistematicamente dagli scritti – sempre validi, ma ormai abbastanza datati … - di Arthur Jones (tra l'altro, inventore delle Nautilis Machine e allenatore di Mike Mentzer).
Una mia sensazione scaturita dall'osservare i fisici (indubbiamente) natural degli atleti di qualche decennio fa, è che attualmente si passi più tempo a leggere riviste "rivelatrici" e/o a comprare i libri "pieni di innovazioni" del "guru" di turno, che ad ad allenarsi. Tale mia impressione è suggerita dal fatto che gli atleti di qualche decennio fa erano mediamente più "grossi" dei "natural" attuali. Ma se i "natural" attuali possono beneficiare del "plus valore" di una integrazione indiscutibilmente migliore e di un'alimentazione più bilanciata, com'è che, molto spesso, non raggiungono i risultati dei loro antesignani? Un (mia) possibile soluzione è che gli atleti di qualche decennio fa, non erano distratti da tante "innovazioni" (si fa per dire…) e conseguentemente … pensavano ad allenarsi duramente più che andar dietro alla "novità del mese"…

In altre parole, per ottenere risultati degni di nota, non serve il "metodo miracoloso del bimestre", ma piuttosto una serie di linee guida che siano valide sempre e non … fino al prossimo numero della rivista…
Prima, ho accennato ad Arthur Jones. Ebbene, le sue linee guida non si sono dissolte nel tempo e durano - acquistando sempre più considerazione - da decenni…
Ecco raccolta in un breve vademecum, la sua filosofia di allenamento (leggendo, oltre a trarre alcune basilari informazioni per ottimizzare il vostro allenamento, vi accorgerete … che molti moderni e superpubblicizzati "inventori"… non hanno inventato un bel niente…) che può essere considerata, senza ombra di dubbio, la spina dorsale dell'allenamento ad alta intensità.

Devono accadere tre cose affinchè i muscoli diventino più grossi e più forti
a) bisogna stimolare il muscolo a crescere;
b) occorre concedere ai muscoli il necessario tempo di riposo per farli crescere;
c) è necessario nutrire adeguatamente i muscoli con la giusta alimentazione (ed eventualmente, supplementazione).
d) ATTENZIONE: è sufficiente trascurare uno solo dei punti precedenti per compromettere la crescita!

È essenziale concentrarsi sulla progressione
a) poichè esiste una relazione diretta tre la forza e la massa muscolare, la forza è un parametro importante da controllare, dato che è un modo oggettivo di verificare i progressi;
b) di quanto dovrebbe aumentare la forza? In atleti non al limite delle loro prestazioni, un 5% ogni 1-2 settimane dovrebbe essere un incremento plausibile;
c) la forza in un bodybuilder viene valutata in base al peso che si è capaci di sollevare – mantenendo una buona forma di esecuzione – per dieci ripetizioni. Cercare il massimo peso per una ripetizione, è inutile e pericoloso!
d) Adottare il metodo "doppiamente progressivo": cominciate con un peso che vi consenta circa 8 ripetizioni e di allenamento in allenamento cercate di aumentare di 1-2 ripetizioni; quando in un certo esercizio, sarete capaci di eseguire 12 o più ripetizioni, nell'allenamento seguente aumentate i carichi del 5%
e) Visto che dovrete progredire di poco (5%), ma costantemente, potrebbe essere utile disporre di dischi da 500gr.

Occorre cercare di rendere sempre l'allenamento più duro
a) a parte le serie di riscaldamento, non evitate mai le ultime ripetizioni di un esercizio. Sforzatevi al 100% ed eseguite le serie fino al momentaneo cedimento muscolare;
b) due metodi per aumentare l'intensità di una serie, sono le ripetizioni forzate e le serie a scalare (stripping). Non abusate però di queste tecniche di intensità e usatele con oculatezza; inoltre le ripetizioni forzate vanno utilizzate dopo il momentaneo cedimento muscolare, per rendere la serie più difficile e non prima (come fanno molti…) per rendere la serie più facile;
c) non confondete l'intensità dell'allenamento con la quantità di serie ed esercizi. Se un esercizio è svolto ad "alta intensità" non è possibile eseguire molte serie e l'allenamento deve risultare necessariamente breve.

È bene che i movimenti siano lenti e controllati

a) negli esercizi bisogna concentrarsi sulla perfetta e lenta esecuzione dei movimenti; niente slanci o rimbalzi! Gli slanci e i rimbalzi vanno a stressare le articolazioni e contribuiscono molto poco a "sovraccaricare" il muscolo, che è invece l'obiettivo dei bodybuilders. Il movimento deve essere "sentito", non svolto, così …"tanto per fare qualcosa"…
b) Quattro secondi nella fase positiva del movimento e quattro secondi nella fase negativa del movimento dovrebbero essere la "norma" negli esercizi che non consentono la massima contrazione; negli esercizi che presentano una notevole resistenza quando il muscolo è in posizione di accorciamento, occorre aggiungere ulteriori tre secondi nella posizione di massima contrazione.

Che frequenza di allenamento e che tipo di routines adottare?
a) tre allenamenti settimanali per tutto il corpo (routine "full body") sono molto più produttivi di una qualsiasi routine frazionata: occorre stimolare l'intero organismo e non semplicemente il singolo muscolo;
b) lo schema da tre allenamenti settimanali è un buon modo per cominciare, ma se non si ottengono i risultati sperati, da tre allenamenti settimanali per tutto il corpo, occorre passare a due.

I gruppi muscolari durante l'allenamento vanno ordinati correttamente

a) spesso si va in palestra per allenare pettorali e bicipiti (e, raramente, le spalle) e quindi si eseguono moltitudini di esercizi per questi muscoli … trascurando tutto il resto…
b) la realtà è invece, che non si possono guadagnare (a meno di favorevoli predisposizioni genetiche) grosse quantità di massa muscolare in muscoli piccoli come, ad esempio, i bicipiti o i deltoidi, se i muscoli grandi (gambe e schiena) non ingrossano a loro volta;
c) è sempre bene (a meno di "specializzazioni" o altre particolari procedure) iniziare l'allenamento con i muscoli più grandi che, tra l'altro, danno una "stimolazione generale" all'intero organismo, e via via passare a quelli più piccoli…

Un esempio di programma

Dulcis in fundo, ecco un esempio di programma (NB: moltissimi altri programmi, dettagliati, commentati e ottimizzati li trovate nelle mie dispense tecniche) da eseguire per circa sei settimane con frequenza trisettimanale (lun, mer e ven oppure mar, gio e sab); di ogni esercizio occorre eseguire una serie di 8-12 ripetizioni, secondo le modalità descritte precedentemente.

1) squat con bilanciere
2) pull-over
3) stacchi da terra a gambe tese
4) calf machine
5) distensioni su panca orizzontale
6) trazioni alla sbarra
7) lento avanti
8) bicipiti con bilanciere
9) parallele
10) crunch addominali

giovedì 7 febbraio 2013

ESEMPIO DI DIETA METABOLICA

esempio 2500 kcal

colazione
2 uova affogate
1 fetta di pane
caffè o the

spuntino
227g insalata di tonno

pranzo
sanqwich con pollo
bevanda light o acqua

spuntino
680g jell'o sugar free

cena
250g cotoletta di agnello alla griglia
insalata romana con olio di oliva ed aceto

spuntino
28g Cheddar

esempio 2

colazione
3 fette bacon
1 uovo fritto
caffè

spuntino
85g formaggio cheddar

pranzo
340g salmone al forno
1 tazza di riso a grana lunga
insalata romana con evo e aceto

spuntino
1/2 tazza noci americane

ecna
283g bistecca con oss
4 punte di asparagi
1/2 tazza barbabietole cotte

spuntino
28g cheddar

2500kcal - ricarica (1 dei due giorni)

colazione
tramezzino prosciutto e uova
170g succo di mele
caffè o the

spuntino
283g macedonia di frutta

pranzo
1 tazza di spaghetti con ragù
1/2 tazza di pollo con besciamella
1/2 gelato alle noci

spuntino
28g cheddar

cena
250g cotoletta di manzo arrosto
2 tazze di broccoli
insalata roomana con olio di oliva e aceto

spuntino
157g succo di prugne

rigida 2500kcal

esempio 1

colazinoe
4 uova strapazzate cn 5g burro
8 fette di bacon
caffè the

spuntino
1 tazza ricotta

pranzo
255g sardine sott0olio sgocciolate
1 tazza di carote
bevanda light o acuqa

spuintino
85g feta

cena
227g merluzzo
insalta romana con olio e aceto
1 tazza carote lesse
bevanda light o acqua

spuntino
680g sugar free jell'o

ricarica (uon dei due giorni)

colazione
6 frittelline
57g salsiccia
1/2 panino con 10g burro

spuntino
227g ananas a fette

pranzo
1 fetta di pizza
1 fetta di cheescake
insalata romana con oli e aceto

spuntino
1 banana media

cena
200g di costolette di maiale
insalata romana conolio e aceto
90g salsa barbecue
1 patata al forno con formaggio cheddar
28g caramelle di gelatina

spuntino
1 fetta torta pan degli angeli


x le diete con + calorie gli alimenti sson più o meno gli stessi, vengono aumentati quelli con grassi e proteine ovviamente

mercoledì 6 febbraio 2013

PRIMAL MOVE

Movimenti semplici ma profondi, che ripristinano il corpo alle condizioni "di origine" per ottenere una condizione fisica migliore: questo è l'obiettivo del Primal Move.

Movimenti di mobilizzazione, forza e resistenza con pesi e senza pesi fanno del Primal Move un sistema eccellente per recuperare la mobilità piena del corpo.

Primal Move, come dice il nome, è un approccio al movimento umano che dà la priorità ai movimenti di base, primari, naturali per ritrovare flessibilità e forza, e contrastare il dolore.

Con il Primal Move si torna alle origini: attraverso i movimenti imparati da bambini, si aiuta il corpo a recuperare la flessibilità originaria, a prevenire infortuni, e a costruire una buona forza muscolare.

Per i primi anni di vita esploriamo l'ambiente che ci circonda tramite il nostro corpo e i nostri movimenti, imparando a controllare il nostro corpo.

Ma con il passare degli anni il corpo viene obbligato a movimenti poco naturali, nello sport, a scuola, al lavoro. Nello sport si punta più a raggiungere determinate performance che a sviluppare il corpo in modo armonioso, "naturale".

Il Primal Move ha l'obiettivo di realizzare il cambiamento, il ritorno alle origini, tramite movimenti di gioco, naturali e frutto di concentrazione, per poter fare senza fatica ogni cosa, proprio come da bambine!

Con una lezione di  primal move si allena:
- la mobilità
- la prevenzione degli infortuni grazie a movimenti come rotolamenti, arrampicata e anche strisciando e gattonando
- la coordinazione del busto, utilizzando il corpo come una singola unità, creando maggiore consapevolezza del legame tra parte alta e parte bassa del corpo
- la resistenza cardiovascolare
- la resistenza muscolare
- il gioco che sviluppa il movimento funzionale
- la pratica " a flusso" come in una danza, giocando con movimenti ampi e vari, veloci e intensi
- il condizionamento metabolico, con movimenti quali salti, saltelli e spinte per un intenso impegno muscolare.

lunedì 4 febbraio 2013

RICETTE CON LE PROTEINE IN POLVERE

PIADINA CON LE PROTEINE
- 1 uovo
- sale e origano
- 1 cucchiaio di passata di pomodoro
- 1 cucchiaio da minestra pieni di proteine in polvere
Mescola tutti gli ingredienti insieme, inforna a 200° 10 minuti fino a doratura.

MUFFIN ALLE PROTEINE
- 2 uova
- Dolcificante TIC a piacere
- 2 cucchiai di Fage 0%
- 1 cucchiaio di Proteine al sapore Naturale
- 1 cucchiaio di Proteine al sapore Cacao
- 10g di Maizena
- 10 gocce aroma Burro
- 1 bustina di Lievito per dolci
- qualche goccia di Latte Scremato
Preriscaldare il forno a 200°.
Separare gli albumi.
Amalgamare tuorli, maizena, proteine, TIC, Fage, latte in polvere.
Aggiungere un pochino di latte scremato liquido giusto per bagnare un po' il composto.
Montare a neve ben ferma gli albumi, aggiungere piano al resto degli ingredienti.
Aggiungere piano il lievito mescolando bene.
Infornare a 180° per una ventina di minuti.

FRITTATA ALLE PROTEINE
Ingredienti:
100 gr ricotta
40 gr proteine in polvere alla vaniglia
1 uovo intero
2 albumi
dolcificante
Preparazione:
Mescolare in una ciotola l uovo con gli albumi, aggiungere le proteine in polvere mescolando fino ad ottenere una crema omogenea, dolcificare a piacere col tic o dolcificante di vostra scelta, mettere il tutto in microonde per 5 minuti, sfornare, far raffreddare 10 minuti.