venerdì 27 febbraio 2015

Integratori: Le 6 regole per incrementare la naturale produzion...

Integratori: Le 6 regole per incrementare la naturale produzion...:



L'organismo umano è regolato, nelle proprie funzioni, da una serie di ormoni che sono prodotti da alcune ghiandole. Nell'ambito del bodybuilding e nello sport in generale, soprattutto per sviluppare forza e massa muscolare, ma anche per dimagrire, sono importanti alcuni ormoni tra cui, in particolare: GH, IGF1, Testosterone. Sono ormoni anabolici, che promuovono la costruzione muscolare. Chiaramente, chi volesse aumentare la propria massa, non può trascurare il fatto che, promuovendo un aumento della produzione di questi ormoni, i risultati miglioreranno e saranno più rapidi. Ecco allora una serie di facili azioni alimentari che possiamo mettere in pratica per ottenere un risultato assolutamente naturale. 


1) Fare 5-6 piccoli pasti giornalieri: i 3 pasti principali più 2 o 3 spuntini ogni 2-3 ore. 

2) Il pasto pre-workout va consumato circa 2 ore prima dell'allenamento. Chi volesse incrementare la produzione di GH (ormone della crescita), può consumare solo proteine e niente carboidrati. Assumere, prima dell'allenamento, un integratore di arginina, stimola la produzione di GH.

3) Il pasto post-workout, da consumarsi immediatamente dopo l'allenamento per sfruttare la cosiddetta "finestra anabolica",  deve contenere 20-30 g di proteine del siero del latte (a rapida assimilazione) e una pari quantità carboidrati ad alto indice glicemico, così da essere assorbiti immediatamente.

4) Alla sera, prima di dormire, si può consumare uno spuntino proteico a base o a prevalenza di caseine, a lento assorbimento, così da prolungarne l'effetto su più ore, ma senza carboidrati, in modo di massimizzare la produzione notturna di GH.

5) In alternativa al punto 4, o almeno 1 ora dopo l'ultimo spuntino prima di dormire, assumere un integratore a base di Zma (zinco + magnesio) e Tribulus Terrestris, per stimolare la naturale produzione, da parte del nostro organismo, di Testosterone.

6) Nel caso in cui si segua una dieta dimagrante, variare l'apporto calorico che non deve restare costantemente basso. Aumentarlo ogni 2-3 giorni per poi farlo rientrare nei limiti della dieta, è molto importante perché evita che il metabolismo rallenti eccessivamente, rischiando di vanificare tutti gli sforzi della dieta.

cura di Fabioalex Personal Trainer certificato ISSA

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Pranzo giorno di non allenamento

Pranzo giorno di non allenamento 


Personal Trainer Bologna - Stefano Mosca

Pasta integrale, uova alla coque, fagioli e zucca al vapore, olio di oliva crudo

 

In un giorno in cui non viene effettuato allenamento e attività fisica l’apporto calorico con l’alimentazionepuò essere ridotto, dal momento che non vi sarà richiesta di energia per sostenere un lavoro muscolare. In tal modo sarà più difficile che il corpo aumenti di grasso corporeo, destino che avrebbero le calorie in accesso così continuando nel giro di qualche settimana. Anche l’ introduzione di carboidrati alimentari può essere diminuita, sempre per via del fatto che i muscoli a riposo hanno già la loro scorta di glicogeno sufficiente a garantire le normali funzioni energetiche giornaliere, quali studio o lavoro, e in una giornata in cui l’attività metabolica è bassa i grassi corporei svolgeranno un importante ruolo nel fornire energia al fisico

 

Anche per questo il carico glicemico, cioè l’impatto sulla glicemia di un pasto in base al suo indice glicemico IG e la quantità di carboidrati contenuti al suo interno, può essere tenuto un pò più basso, per avere una risposta glicemica non troppo alta e favorire dunque il consumo dei grassi (lipolisi)

 

Ecco che l’abbinamento di cibi integrali con legumi e verdure, proteine animali e grassi vegetali insaturi limita per quanto possibile un brusco innalzamento della glicemia e dell’insulina, garantendo al tempo stesso un giusto apporto di carboidrati e aminoacidi essenziali

 

Pasta integrale, uova alla coque, fagioli e zucca al vapore, olio di oliva crudo

 

CARBOIDRATI : 85 g

PROTEINE: 15 g

GRASSI: 20 g

A cura di:

Stefano Mosca propone allenamenti finalizzati al dimagrimento, tonificazione, ginnastica posturale,analisi composizione corporea http://stefanomosca.it


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Integratori: Sonno pomeridiano e caffeina

Integratori: Sonno pomeridiano e caffeina:



Sonno pomeridiano e caffeina

http://www.vitamaker.it/prodotto/STIMOLANTI-ED-ERGOGENICI-CAFFEINE-Conf.da-100tav-NATROID?116

Il sonno è una componente essenziale della nostra vita, al pari di respirare, bere, mangiare. Se non dormiamo il numero sufficiente di ore per notte, non possiamo pensare di essere al massimo della forma di giorno. Addirittura, se non si dormisse affatto, si rischierebbe di andare incontro, in pochi giorni, a patologie fisiche e mentali che possono portare a gravissime conseguenze. Se poi ci si allena per migliorare la propria forma, diventa ancora più importante dormire almeno 7-8 ore per notte, altrimenti non si recupera. 
Negli ultimi anni sta riprendendo piede una pratica antica: fare un sonnellino pomeridiano. Non serve dormire esageratamente, bastano 20-30 minuti. Ma qui subentra un'interessante teoria portata avanti da Steve Holman, già editore di Ironman Magazine. Propone quello che, a prima vista, potrebbe sembrare un controsenso, cioè bere una tazza di caffé appena prima di coricarsi per il pisolino pomeridiano. In effetti, la caffeina è uno stimolante, cosa che dovrebbe ostacolare il prender sonno. Ma questa teoria si basa sul fatto che la caffeina, sostanza eccitante contenuta nel caffé, entra in funzione 20-30 minuti dopo l'assunzione. Quindi al risveglio, non solo si sarà più riposati, ma si avrà anche più energia e prontezza. Non male!!!

A cura di Vitamaker

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giovedì 26 febbraio 2015

I muscoli della spalla

I muscoli della spalla

Lo sapevi?

Dopo aver visto brevemente i muscoli del torace la scorsa settimana, oggi vogliamo dare un accenno ai muscoli delle spalle*.

Le spalle, che per loro natura devono essere mobili e meno stabili di anche e ginocchia, hanno un ampio numero di muscoli che le attraversano in diverse direzioni per mantenere la stabilità.

Hanno la funzione di abbassare o elevare le scapole e contribuiscono a muovere le braccia e a stabilizzarle.

I muscoli della spalla hanno un ruolo in ogni esercizio fisico che implichi il movimento delle braccia e poichè interagiscono direttamente con il tronco e con i braccio, per il loro sviluppo e funzionamento sono essenziali i muscoli del torace, della schiena, del corsetto addominale e delle braccia.

http://www.volchem.it/novita/muscoli.spalla/


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mercoledì 25 febbraio 2015

L'alimentazione per aumentare la massa muscolare

Cosa mangiare per aumentare la massa muscolare ?

Il segreto per avere dei bei muscoli sono le proteine. Carne, uova, formaggi. 

Dove trovare queste componenti essenziali all’alimentazione dello sportivo?

Per aumentare la massa muscolare, bisogna aumentare il consumo di proteine”, spiega la dottoressa Marie-France Oprendek, nutrizionista dell’INSEP (Istituto nazionale francese dello sport e dell’educazione fisica). 

“In media ne consumiamo 0,8 g per kg e al giorno (ovvero 48 g al giorno per una donna di 60 kg). Quando questo consumo è inferiore ai nostri bisogni, l’organismo attinge allora alle sue riserve e la massa muscolare si scioglie”

Aumentare la massa muscolare: variare l’origine delle proteine

“Le proteine contengono aminoacidi, indispensabili al nostro organismo. Ne esistono otto essenziali che noi non siamo in grado di fabbricare e, se ne manca anche solo uno su otto, si scombussola tutta la macchina. Le proteine animali sono di ottima qualità e vengono utilizzate direttamente per la costruzione muscolare, mentre la maggior parte delle proteine vegetali sono carenti in uno o due aminoacidi essenziali. Ecco perché è molto importante variare la propria alimentazione e consumare almeno due porzioni di proteine di origini diverse ogni giorno”, spiega la dottoressa.

Il consumo di proteine associato a un’attività sportiva permette di aumentare la propria massa muscolare e di diminuire la massa grassa. Ma, affinché i muscoli riescano a integrarle, è importante consumare anche zuccheri lenti (farinacei, pane) nel corso dello stesso pasto. L’energia prodotta servirà così alla digestione delle proteine e al funzionamento dei muscoli, e non verrà assorbita.

La carne rossa per la massa muscolare: ricca di ferro

Le carni rosse e bianche hanno lo stesso apporto di proteine, ma la carne rossa è più ricca di ferro, componente fondamentale dell’emoglobina, indispensabile al buon funzionamento dei muscoli e dell’organismo in generale.

Le uova: fonte di aminoacidi che aumentano la massa muscolare

Le uova sono ricche di proteine di ottima qualità (contengono quasi tutti gli aminoacidi). Possono sostituire completamente la carne o il pesce. Tuttavia, non bisogna consumarne più di tre o quattro a settimana perché il tuorlo è ricco di colesterolo.

Massa muscolare e formaggio bianco: concentrato di proteine

Estratto dal latte cagliato sgocciolato, il formaggio bianco contiene più proteine del latte. È anche un’eccellente fonte di calcio, indispensabile per la contrazione dei muscoli

Es: Parmigiano reggiano: il Parmigiano-Reggiano è un alimento a "digestione facilitata"; contiene infatti il 7,5% di aminoacidi liberi (quantità nettamente superiore ad ogni altro tipo di formaggio) che possono essere assimilati ed assorbiti dall’organismo senza alcun processo di digestione. Stimola inoltre la produzione gastrica facilitando la digestione anche degli atri cibi. Per questo è utile e corretto mangiare scaglie di Parmigiano-Reggiano come antipasto o a fine pasto. 100 grammi di Parmigiano-reggiano vengono digeriti in 45 minuti (contro, ad esempio, le circa 4 ore necessarie per una identica quantità di carne).

 

Le proteine- il Parmigiano-Reggiano puo’ offrire grazie all’elevato apporto proteico (il contenuto di proteine è circa del 35%) un contributo importante alla dieta, inoltre la loro qualità è simile a quella delle proteine vegetali.

 

Le vitamine- il latte e il formaggio non costituiscono nella nostra razione alimentare alimenti capaci di soddisfare il bisogno vitaminico giornaliero. Tuttavia 100 grammi di Parmigiano-Reggiano riescono a coprire circa il 40% del fabbisogno giornaliero di vitamina A ed il 20% di quello di vitamina B2, mentre forniscono una quantità di vitamina B12 ben superiore alle esigenze fisiologiche. In generale il contenuto vitaminico del Parmigiano-Reggiano è mediamente piu’ elevato, soprattutto per quanto riguarda il beta-carotene, le vitamine A, B2,B6,B12, rispetto a quello degli altri formaggi.



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lunedì 23 febbraio 2015

L’allenamento per i glutei

L’allenamento per i glutei 


 

Personal Trainer Bologna - Stefano Mosca

origine e inserzione del muscolo gluteo

Personal Trainer Bologna - Stefano Mosca

origine e inserzione dei muscolo gluteo con i suoi fasci muscolari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ allenamento per i muscoli glutei è spesso uno dei più fraintesi e sbagliati, in quanto non viene eseguito rispettando tutte le funzioni e la vera natura di questo potente muscolo della coscia

 

Il gluteo è infatti un muscolo molto forte, con grande ventre muscolare e molte fibre veloci a contrazione rapida, poca componente tendinea, nelle sue funzioni muscolariprincipali tendenzialmente porta indietro e all’interno la gamba e la ruota esternamente. Partecipa poco nel cammino proprio perchè a lui è riservato il compito di eseguire movimenti ampi, da flessione a estensione, da esterno a interno, ed invece vi è un suo massiccio intervento nel movimento quando sono richieste grosse tensioni, accelerazioni, velocità, esplosività.

Quindi movimenti con limitata escursione articolare, quasi mai partendo da una marcata flessione dell’anca con range articolareincompleto, mancanza di pre-stiramento e poche unità contrattili reclutate, contro bassa o pressochè nulla resistenza e assenza di esplosività, come portare dietro la gamba (da in piedi, in quadrupedia, estensioni del tronco) sono di BASSA INTENSITA’ sul muscolo, con poco reclutamento di fibre muscolari, bassa sinergia e bassa stimolazione.

Più adatti alla stimolazione del gluteo sono invece esercizi di ampia escursione articolare, che prevedano di partire da un buon grado di flessione dell’anca, con movimenti rapidi ed esplosivi e forti tensioni muscolari, con o senza presenza di sovraccarico (pesi, manubri o bilancieri), come nella corsa veloce o in salita, nei salti esplosivi, e negli esercizi contro resistenza dove si sviluppano grandi livelli di forza.

Questi però sono tutti gesti ad ALTA INTENSITA’ e non tutte le persone sono allenate per farli, perchè richiedono conoscenza del proprio corpo, controllo propriocettivo, conoscenza del gesto atletico, capacità di spingere forte nell’allenamento per sviluppare grandi tensioni muscolari atte a reclutare il gluteo all’interno del gesto e del movimento

 

La strada giusta per l’allenamento dei gluteinon è quindi quella di svolgere esercizi di facile esecuzione alle macchine o con in pesetti o elastici, che come abbiamo visto mal si adattano alla natura del gruppo muscolare, ma partire con esercizi complessi utilizzando carichi leggeri e progressivamente aumentati per allenare il gesto tecnico ed acquisire un buon controllo del movimento.

A cura di:

Stefano Mosca propone allenamenti finalizzati al dimagrimento, tonificazione, ginnastica posturale,analisi composizione corporea http://stefanomosca.it


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venerdì 20 febbraio 2015

Conoscere i cibi afrodisiaci per alimentare la vita di coppia

Conoscere i cibi afrodisiaci per alimentare la vita di coppia 

Col tempo la vita di coppia rischia di diventare una routine monotona e in alcuni casi addirittura noiosa: a giornate ripetitive tra casa e lavoro, si affiancano serate in cui l'affinità col partner, anche nell'intimità di coppia, tende davvero a scemare, provocando litigi e discussioni per i motivi più assurdi. Purtroppo tutte ci sono passate o prima o poi ci passeranno, ma non temete non devono essere questi piccoli screzi a generare una rottura, esistono infatti numerosissimi rimedi per riaccendere la fiamma nella vostra coppia, anche quando fattori esterni come lavoro, impegni domestici, o materni vanno a minare il nostro tempo e la nostra serenità; tra queste soluzioni un ruolo chiave è rivestito dalla cucina. Avete mai pensato di conquistare il cuore del vostro amato con dei cibi afrodisiacicapaci di scaldare la solita serata piatta?

Come usare la cucina afrodisiaca

I cibi afrodisiaci sono un toccasana per la vita di coppia e possono davvero fare la differenza se volete riconquistare l'intimità perduta, bisogna però porsi nel giusto modo.cibi-afrodisiaciImmaginazione e la complicitàsono un elemento indispensabile affinché queste ricette siano efficaci. Create l'ambiente giusto: tavola imbandita, luce un po' offuscata, candele, musica romantica e magari fiori sul centrotavola, vedrete che anche se il vostro uomo è un po' orso non potrà resistere al fascino dei cibi afrodisiaci, il segreto sta nell'alleviare lo stress e mettersi a proprio agio. Lo stimolo sessuale infatti è legato a due fattori fondamentali: uno più psicologico l'altro metabolico. É pertanto impossibile pretendere che il nostro corpo sia colmo di desiderio se la nostra mente è sovraccarica di stress. I cibi afrodisiaci agiscono su entrambi questi elementi stimolando il desiderio sessuale a livello mentale e, attivando la circolazione sanguigna, anche a quello fisico.

Quali sono i cibi afrodisiaci

  • Il primo ingrediente che menzioniamo è il miele, apparentemente innocuo, la dolcezza del miele nasconde un potere afrodisiaco non indifferente. Il miele infatti contiene grosse quantità di boro, incrementa la produzione ormonale sia nell'uomo che nella donna, mettendo un pizzico di pepe nella vostra vita quotidiana.
  • Anche gli asparagi rientrano storicamente nei cibi afrodisiaci, un po' per la loro forma e il loro aspetto. Fin dall'antica grecia l'asparago veniva considerato un alimento simbolo della fertilità e della prestanza sessuale, data anche la velocità di crescita di questa pianta, circa 20 cm in due giorni.
  • Impensabilmente anche l'aglio è un cibo afrodisiaco, con il suo odore forte e pungente non piace a molte persone, ma risulta uno dei cibi più afrodisiaci in circolazione.
  • L'allicina, principio attivo dell'aglio, favorisce la circolazione sanguigna, e con essa il desiderio sessuale. Alcuni affermano che mangiare per tre mesi di fila tre spicchi d'aglio al giorno curi l'impontenza nell'uomo. Attenti però l'aglio porta fastidiosi effetti collaterali, primo fra tutto l'alito cattivo, munitevi di gomme da masticare prima di farvi trasportare dal desiderio.
  • Un altro afrodisiaco dai mille usi è l'anice, anche in questo caso un sapore molto forte che non viene sempre apprezzato, masticare semi di anice o prodotti a base di anice dovrebbe dunque contribuire ad un incremento della passione nella coppia.
  • Come non menzionare ostriche e champagne, eccezionale binomio reso famoso dai film di Holywood, romanticità è un po' di alcolici fanno sempre comodo ai nostri scopi. L'elevato contenuto di zinco delle ostriche aumenta la libido e incrementa i livelli ormonali, facendovi correre dalla tavola al letto in un attimo.
  • Uno dei cibi afrodisiaci più conosciuti è il peperoncino, cucinare piccante aiuterà sicuramente a mettere del piccante anche nella coppia, non solo per il suo aspetto caldo e provocante, ma anche per la sua attività di stimolazione del sistema circolatorio il peperoncino è il cibo afrodisiaco per eccellenza, attenti però a non esagerare o dovrete passare la serata in bagno invece che in camera da letto.
  • Ultimo, ma non ultimo, come dessert una buona dose dicioccolato, ottimo cibo afrodisiaco per completare in bellezza la vostra cenetta romantica, ideale per la depressione, fantastico antiossidante ed eccelso eccitante; cosa il potere del cioccolato non può fare?!

http://www.benesserefaidate.com/cibi-afrodisiaci/

giovedì 19 febbraio 2015

Pancia Piatta e Definita come fare

Pancia Piatta e Definita come fare ad averla - Personal Trainer #90 http://www.youtube.com/watch?v=KQpqSTLFPLk

Dimagrire con il sushi

Makiko Sano, food writer del Regno Unito, gestisce un ristorante e un’azienda di catering, ha cucinato già tre volte a Buckingham Palace, e ha raccolto in un libro tutta la passione per il cibo della sua infanzia, ispirato dalle donne della sua famiglia. In linea con il sushi è un testo che rende accessibile agli europei la preparazione della cucina giapponese, in genere considerata impossibile da replicare a casa e, attraverso il sushi slim style, propone piatti semplici ma gustosi, leggeri ed energetici, aprendo la strada a una nuova concezione della cucina nipponica.

sushi-sashimi[1]

Una buona notizia per tutti gli sportivi amanti del sushi: consumarlo fa bene e tra sashimi e nigiri può rappresentare un pasto completo e gustoso. Il pesce infatti è caratterizzato da Omega3 e Omega 6 che sono i “grassi buoni”, quelli che aiutano a combattere il colesterolo e i loro benefici vengono meno quando il pesce è cotto: per questo molti esperti nutrizionisti, consigliano di consumarlo crudo. Inoltre il sushi viene consumato con il riso, alimento senza glutine e quindi adatto anche a chi soffre di celiachia, senza dimenticare l’alga wakame, che a sua volta ha tantissime proprietà benefiche per l’organismo. Partendo da questo presupposto ecco perché il sushi rappresenta un menù “ideale” per gli sportivi perché è ricco di proteine, ha una media percentuale di carboidrati e una bassa percentuale di grassi, permettendo così di ripristinare le energie attraverso i carboidrati, mettere massa magra attraverso le proteine ed evitare di ingrassare con la riduzione dei grassi. Ecco un esempio di menù a  464 kcal di cui il 57% carboidrati, 26% proteine e 17% grassi: 2 nigiri orata e 1 spigola, 6 pezzi di hosomaki e 4 fettine di sashimi al tonno e un’insalata wakame; provare per credere!


SCOPRI COME DARE UNA SCOSSA AL METABOLISMO: CON I 9 CIBI BRUCIA GRASSI. 

La perdita di una figlia per gravi allergie dalla nascita e l’autismo di un altro, hanno fatto si cheMaki, come è chiamata dagli amici, sviluppasse il senso della filosofia della tavola come veicolo di benessere e di buona salute. Enjoy the food, letteralmente «Goditi il cibo», è il messaggio che manda alle donne europee, perché vivano l’esperienza del nutrimento come un momento piacevole e di relax, senza lo stress di diete complicate e della mancanza di tempo. 
Perchè la dieta giapponese ci aiuta a perdere peso?
«Le donne giapponesi pensano a quello che stanno mangiando, anche se un nostro mantra è “mangia quello che vuoi”. La nostra cucina è molto leggera, senza grassi e senza glutine, ma valgono per questo tipo di dieta le stesse regole che conoscete in Europa: assumere una colazione più ricca – per esempio la zuppa di miso al mattino è perfetta – un pranzo più leggero e una cena light, possibilmente senza bevande alcoliche». 
Nel tuo libro parli della collagen soup: di che cosa si tratta e perché dovremmo assumerla?
«Lacollagen soup è una zuppa a base di collagene, che si consuma in Giappone già da qualche tempo. Il collagene è un elemento del nostro corpo, che con il passare degli anni diminuisce, per cui la pelle diventa più secca e aumentano le rughe. È molto facile da preparare: basta bollire del pollo e del salmone o cernia e consumarla almeno due o tre volte la settimana». 

ECCO COSA ORDINARE AL RISTORANTE GIAPPONESE (OLTRE IL SUSHI) 

Quali alimenti consigli per detossinarci?
«La soia, la zuppa di miso, ricca di aminoacidi che aiutano a eliminare le tossine e contengono antiossidanti, e del succo di limone assunto al mattino con un po’ di acqua tiepida. Consiglio comunque di evitare i grassi e la cuocere gli alimenti a vapore». 
La proposta del cibo nipponico è molto varia, hosomaki, uramaki, nigiri, temaki e gunkan e sashimi: qual è il più salutare?
«Sicuramente il sashimi: è quello più leggero e sano, ricco dei preziosi Omega 3, ottimi per la pelle e il cuore». 
Conosci la cucina italiana? Cosa ne pensi?
«La conosco e la trovo ottima, mi piace tantissimo iltiramisù. Credo che una piccola quantità non possa far male, l’importante, come sempre, è non esagerare». 
Qual è il tuo consiglio di benessere per le donne occidentali
«Nessuna persona può stare perennemente a dieta, il cibo è un piacere che come tale deve essere assaporato. Ma non si deve nemmeno mangiare troppo, perché non fa bene. Le nostre rughe vengono dall’interno e dal nostro malessere, il segreto è essere se stesse, con semplicità».

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martedì 17 febbraio 2015

L’allenamento degli addominali

L’allenamento degli addominali 


Tra tutti i gruppi muscolari uno di quelli che desta il maggiore interesse per chi pratica fitness e allenamento sono senz’altro gli addominali.

Purtroppo sono diffusi diversi errori e false convinzioni sull’allenamento degli addominali che portano ad utilizzare tecniche ed esercizi in modo scorretto. Sono infatti una manciata quelli veramente efficaci e quindi è necessario concentrarsi su questi, svolgendoli con la dovuta intensità e tecnica esecutiva.

Una credenza radicata è che gli addominali contraendosi flettano e sollevino gli arti inferiori verso il busto e viceversa; in realtà nessuno dei muscoli che compongono la parete addominale si inserisce a livello della coscia (fig.1), per cui non è possibile che anche uno solo di questi svolga un’azione nel sollevamento delle cosceo nell’avvicinamento delle cosce al busto. La flessione dell’anca è realizzata da altri muscoli tra cui retto femorale e ileo psoas (fig.2) mentre i muscoli addominali, che sono flessori del tronco, svolgono la loro funzione a livello dalla colonna vertebrale, determinandone principalmente la flessione in avanti.

Risulta evidente che se vogliamo allenare i muscoli dell’addome ha poco senso eseguire dei sollevamenti delle gambe, dove gli addominali si contraggono per stabilizzare il bacino mentre i flessori dell’anca sono i motori primari atti al movimento.

Molto meglio svolgere esercizi in cui gli addominmali lavorano come muscoli principali, come ad esempio nei crunch con flessione del busto sul bacino e viceversa, dove si realizza una flessione della colonna vertebrale

venerdì 13 febbraio 2015

5 ALIMENTI PER LOTTARE CONTRO IL FREDDO

In inverno, abbiamo tutti la tendenza a pensare che mangiare alimenti più ricchi permetta di proteggerci contro il freddo. Però questa convinzione è falsa… Anche in caso di calo delle temperature, il nostro organismo non ha bisogno di mobilitare le sue riserve di grasso. Più calorie non forniscono quindi più energia. Dimenticate le buone raclette o il vin brulé in fondo alle piste per riscaldarvi! Preferite 5 alimenti sani e buoni per la salute per lottare contro il freddo: il miele, la frutta secca, la minestra di verdura, il tè verde e il cioccolato fondente.


È inverno, le temperature sono vicine a zero gradi… Naturalmente, ciascuno si precipita su una buona raclette o una prelibatezza equivalente a mo' di conforto… Infatti, siamo in molti a immaginare che mangiare cibi più ricchi in inverno permetta di proteggerci contro il freddo. E non è così! In caso di freddo glaciale o anche durante una vacanza sugli sci, è inutile fare la scelta dei piatti ricchi di grassi per riscaldarsi. Non servitevi dell'abbassamento del termometro per scusare la vostra golosità...


Bisogna mangiare di più e cibi più grassi quando fa freddo?

 

La lotta contro il freddo non richiede più calorie! Il nostro organismo è capace, grazie al metabolismo, di mantenere la nostra temperatura interna, qualunque siano le condizioni climatiche esterne: è la termoregolazione. Se fa freddo, il metabolismo si attiva per produrre più energia quindi calore. Per farlo, attinge innanzitutto nelle riserve di zucchero. Solo una volta che ha esaurito queste risorse di glucosio l’organismo attaccherà i grassi. Ma questo meccanismo interviene solo in caso di esposizione prolungata al freddo, almeno 6 o 7 ore di fila.

 

Quindi, per un'esposizione circoscritta al freddo, anche intensa, di una o due ore al giorno, l'organismo non ha bisogno di mobilitare le sue riserve di grassi. Mettete una croce sopra questo mito: più calorie non forniscono più energia. E anche se bisogna riconoscere che un buon piatto caldo quando le temperature sono basse ci conforta piacevolmente, dimenticate comunque la raclette o il vin brulé!


Gli alimenti contro il freddo


Il miele

 

I migliori benefici per la salute sono quelli che ci procura la natura. Il miele ne è la prova! È un alleato indispensabile per lottare contro la stanchezza invernale. Le sue innumerevoli virtù dovrebbero farcene consumare tutti i giorni. Possiede qualità antimicrobiche, nutrizionali ed energizzanti. Anche se il miele è dolce, contiene molte meno calorie dello zucchero. Potenzia il corpo, fortifica le ossa e così favorisce la crescita. Abbonda di benefici per il corpo: potassio, magnesio e ferro, ma anche proteine e vitamine A, B, C ed E.


La frutta secca

 

Per gli sportivi, il consumo di frutta secca è molto efficace. La loro ricchezza di carboidrati è perfetta durante lo sforzo. Sebbene sia piccola, abbonda di energia. Albicocche secche, banane e fichi essiccati, prugne secche, uva passa e noci, mandorle e nocciole fanno parte degli alimenti da favorire nel corso del periodo invernale. Sono ricchi di acidi grassi essenziali ma anche di minerali come il magnesio, il ferro, il rame, il selenio, il manganese o lo zinco.

 

Minestra di verdura

 

Dopo un'uscita nel freddo, la minestra è una buona fonte di conforto. La si trova spesso nel menu in inverno per fare il pieno di fibre di vitamine e di minerali. Le verdure racchiudono degli antiossidanti e quantità di altri nutrimenti che assicurano la protezione delle cellule. Approfittatene per variare i sapori tra cavolo, porro, barbabietola, funghi. Per approfittare di questi nutrimenti indispensabili, ecco qualche gesto:

·       sbucciate le verdure all'ultimo momento,

·       pulitele senza lasciarle in ammollo nell'acqua,

·       limitate il tempo di cottura della minestra

 

Il tè verde

 

Ottimo a tutti i livelli, è un potente antivirale che si può bere in caso di colpo di freddo. Drenante, stimolante, snellente, anti-cancro, anti-età: gli effetti antiossidanti di questo elisir di benessere hanno molteplici virtù. Il tè verde brucia anche il grasso, aiuta a ridurre il tasso di colesterolo, tratta i disturbi digestivi, favorisce la circolazione sanguigna, accelera l’eliminazione delle tossine. Per trarne il massimo dei benefici, si deve lasciare in infusione il tè verde o il tè nero in foglie per almeno 2 minuti a 90°C. Più a lungo il tè verde è lasciato in infusione, più è grande il suo potere antiossidante.

 

Il cioccolato fondente

 

Sono note le numerose virtù del cioccolato nella lotta contro l'ansia, lo stress o l’ipertensione arteriosa. Oggi, si possono aggiungere anche i suoi effetti anti-tosse. Degli studi britannici hanno dimostrato l'efficacia di una molecola contenuta nel cioccolato fondente contro la tosse cronica. Una ragione in più per concedersi un quadretto di piacere di tanto in tanto! Ottimo rimedio contro l'abbassamento del morale, il cioccolato fondente (preferibilmente con il 70% di cacao) è ricco di magnesio, un vantaggio ideale per ritrovare tono quando fa freddo.


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