martedì 26 luglio 2016

Intolleranza al lattosio: sintomi e dieta

Intolleranza al lattosio: sintomi e dieta




Le intolleranze o sensibilità a un alimento o a un farmaco non hanno nulla a che vedere con le allergie, ma spesso si tende a confondere i due disturbi. Le allergie agli alimenti o ai farmaci sono disturbi del sistema immunitario e consistono in una reazione esagerata dello stesso verso determinate proteine presenti negli alimenti o nei farmaci. Le intolleranze e le sensibilità, invece, sono reazioni dell’apparato digerente e non del sistema immunitario, a determinate sostanze.

L’intolleranza al lattosio (anche detta intolleranza al latte) è una delle più comuni: l’apparato digerente non è in grado di digerire il lattosio, un tipo di zucchero presente nel latte e in altri prodotti caseari. Quest’intolleranza è causata dal deficit dell’enzima lattasi, che viene prodotto in quantità insufficiente dall’intestino tenue.

I neonati producono questo enzima e quindi sono in grado di digerire il latte, compreso quello materno. Prima che l’allevamento bovino diventasse la prassi, la maggior parte delle persone smetteva di bere latte dopo la prima infanzia e quindi l’organismo smetteva di produrre la lattasi dopo questo periodo. Chi appartiene a culture in cui il consumo di latte e prodotti caseari tra gli adulti è iniziato in epoche storiche meno recenti ha meno probabilità di soffrire di intolleranza al lattosio rispetto a chi vive in zone in cui l’allevamento dei bovini è iniziato in epoche più vicine anoi. Ne consegue che l’intolleranza al lattosio è più frequente in Asia, in Africa, tra gli afroamericani, tra i nativi americani e nelle popolazioni mediterranee che tra le popolazioni dell’Europa settentrionale e occidentale.

L’intolleranza al lattosio può presentarsi in periodi diversi della vita. Tra le persone di origine caucasica normalmente inizia dopo i cinque anni d’età, tra gli afroamericani, invece, può presentarsi già all’età di due o tre anni. Quando chi è affetto da intolleranza al lattosio consuma il latte o prodotti che lo contengono, può manifestare sintomi come: gonfiore addominale, produzione eccessiva di gas intestinale, nausea, diarrea e crampi addominali. L’intolleranza al lattosio è molto frequente tra gli adulti e non è pericolosa.

Molti adulti diventano in qualche modo intolleranti al lattosio prima dei vent’anni (circa 30 milioni di americani). L’intolleranza al lattosio a volte si verifica tra i bambini prematuri. I bambini nati al nono mese di solito non presentano segni di intolleranza al lattosio prima dei tre anni. Eliminare il latte dalla dieta può causare carenza di calcio, vitamina D, riboflavina e proteine. Pertanto è necessario ricorrere a un prodotto sostitutivo. Per i bambini di età inferiore ai due anni il latte di soia in polvere rappresenta un sostituto adeguato; altre alternative ugualmente valide sono il latte di soia o di riso. I bambini più grandi, invece, possono anche usare il latte vaccino trattato con l’enzima lattasi. Il deficit di lattasi può anche essere una conseguenza di determinate malattie intestinali come la celiachia, oppure può presentarsi dopo un intervento chirurgico sull’apparato digerente. Il deficit temporaneo di lattasi può essere provocato dall’enterite virale o batterica, soprattutto nei bambini, perché questo disturbo danneggia le mucose intestinali.

Sintomi

Crampi addominali
Gonfiore
Flatulenza
Dimagrimento
Malnutrizione
Ritardo della crescita
Dilatazione addominale
Gonfiore addominale, presenza di gas
Diarrea
Feci che galleggiano
Feci con cattivo odore
Dieta e alimenti tollerati

I sintomi di solito si presentano dopo l’assunzione di latte e prodotti derivati e spesso regrediscono se si eliminano questi prodotti dalla dieta. Se assunti in dosi elevate il latte e i derivati possono far peggiorare i sintomi; se invece li si elimina dalla dieta normalmente i sintomi migliorano. Ricordiamo che se dalla dieta vengono eliminati i prodotti a base di latte è opportuno introdurre fonti alternative di calcio. I prodotti a base di latte fermentato, come lo yogurt, di solito sono tollerati. Il burro e i formaggi contengono meno lattosio rispetto al latte. Il latte di capra a volte può essere tollerato, ma dovrebbe essere consumato solo durante i pasti, e mai da solo.

Scegliere il latte e i prodotti caseari senza lattosio può rivelarsi utile. L’enzima lattasi può essere aggiunto al latte normale oppure può essere assunto in compresse o in confetti masticabili. I sintomi di solito scompaiono quando il latte e i derivati vengono eliminati dalla dieta. Se voi o vostro figlio soffrite dei sintomi dell’intolleranza al lattosio chiedete consiglio al medico o al pediatra su come adeguare la dieta e sugli alimenti sostitutivi da introdurre. Rivolgetevi al medico anche quando i sintomi peggiorano o non migliorano con la terapia, oppure se se ne manifestano di nuovi. Non esiste alcun modo efficace per prevenire l’intolleranza al lattosio. Se soffrite di questo disturbo, è possibile alleviare o prevenire i sintomi solo evitando i prodotti a base di latte, oppure diminuendone le quantità.

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