giovedì 30 agosto 2012

AKG Arginina alfachetoglutarato

Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'integrazione di arginina alfa-chetoglutarato (AKG) può risultare utile per:

migliorare l'assorbimento intestinale dell'amminoacido rispetto alla semplice L-Arginina.
L'AKG rappresenta un importante crocevia tra le reazioni cataboliche ed anaboliche (interviene nel ciclo di Krebs, nella gluconeogenesi e nella sintesi di glutammina ed altri amminoacidi); a seconda delle condizioni metaboliche dell'organismo, può quindi stimolare la sintesi proteica o fornire energia ai muscoli in attività
A ciò si aggiungono i classici benefici derivanti dall'integrazione di arginina, che può:

stimolare la sintesi proteica favorendo lo sviluppo muscolare indotto da attività fisiche di potenza, aumentando la massa magra ( + massa muscolare ) a scapito di quella grassa (riduzione del grasso corporeo); tale effetto sembra correlato anche alla tanto discussa capacità di aumentare la secrezione di GH indotta dall'esercizio fisico,
Supporto alla sintesi di Ossido Nitrico (NO), con effetto vasodilatatorio che promuove l'afflusso sanguigno durante la prestazione sportiva riducendo la pressione arteriosa (che sale notevolmente durante sforzi intensi, come quelli previsti dal bodybuilding e dal powerlifting)
migliorare il recupero dopo un intenso sforzo fisico;
aumentare la forza massima, la forza resistente e la potenza muscolare;
ridurre la sensazione di affaticamento muscolare, aumentando la resistenza a sforzi fisici intensi;
ridurre e prevenire i DOMS (dolori muscolari post-esercizio) ed il catabolismo muscolare;
potenziare le difese immunitarie dell'organismo;
in campo medico, l'integrazione con arginina può essere utilizzata per: prevenire la perdita di massa muscolare derivata da periodi di immobilizzazione forzata; nel trattamento di stati cachettici, degli ustionati o delle persone che hanno subito grossi traumi fisici; gli effetti vasodilatatori dell'arginina possono essere utili come supporto alle classiche terapie contro l'ipertensione e la disfunzione erettile.

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