martedì 3 maggio 2016

Barberina: la sostanza naturale dal doppio effetto, anche tossico

Barberina: la sostanza naturale dal doppio effetto, anche tossico


La Barberina, che è un derivato di piante diverse provenienti dalla stessa famiglia, l’Idraste, avrebbe in effetti proprietà anticolesterolo, ma deterrebbe quella più grave di provocare emboli; una situazione questa che è stata anche ripresa dal Ministero della Salute che richiede una serie di ulteriori studi più approfonditi per garantire la sicurezza di questa sostanza naturale

Si può accettare l’idea che ci si curi con un farmaco che da un lato abbassa il colesterolo, cosa sacrosanta e dall’altra però favorisce le trombosi, mettendo a serio rischio la vita stessa di chi lo assume? Assolutamente no, eppure, secondo uno studio che è fra l’altro il compendio di altri recenti studi, pubblicati sulla rivista scientifica americana Journal of Molecular and Cellular Cardiology, sembrerebbe che una sostanza naturale, quale la Berberina,deterrebbe tale problema.

La Barberina, che è un derivato di piante diverse provenienti dalla stessa famiglia, l’Idraste, avrebbe in effetti proprietà anticolesterolo, ma deterrebbe quella più grave di provocare emboli; una situazione questa che è stata anche ripresa dal Ministero della Salute che richiede una serie di ulteriori studi più approfonditi per garantire la sicurezza di questa sostanza naturale. 

Nello specifico si parla di un alcaloide che si trova nella pianta, ricordiamo che l’alcaloide è una sostanza chimica attiva e dunque che agisce sull’organismo anche a dosi molto basse; per avere idea della potenzialità riferita agli alcaloidi basta ricordare la morfina, che è una sostanza attiva estratta dal papavero. Ciò per ricordare che ciò che esiste in natura non sempre è sicuro se utilizzato senza precauzioni e così, tornando alla Berberina, commercializzata all’interno di integratori alimentari utili per abbassare il colesterolo, se usata isolata e dosata a dosi maggiori rispetto a quelle consigliate, può avere attività farmacologica imprevedibili e dunque pericolose.

“ Quando questi principi attivi vengono estrapolati dal loro contesto naturale”, avverte Fabio Firenzuoli, presidente dell’Associazione nazionale dei medici fitoterapeuti (Anmfit) “possono scatenare attivita’ farmacologiche e tossicologiche diverse e imprevedibili. Ne’ va dimenticato che gli studi clinici effettuati per dimostrare l’efficacia di una terapia non sono adeguati a studiarne anche la sicurezza, a meno che non sia coinvolto un congruo campione di pazienti”. 

Secondo ulteriori ricerche scientifiche la Barberina parrebbe avere effetti pro-trombotici, così come la stessa sostanza parrebbe aumentare la tossicità di farmaci quali la digitale; quest’ultima sostanza viene usata in diverse cardiopatie, compreso lo scompenso e, nonostante i sicuri effetti terapeutici dovrà essere assunta in quantità sicure, visto che laddove tali dosi dovessero aumentare la stessa digitale può divenire potenzialmente tossica, persino mortale.

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