venerdì 11 settembre 2015

La classificazione degli alimenti in base all’indice insulinico


La classificazione degli alimenti in base all’indice insulinico 


L’indice insulinico, in inglese Food Insulin Index FII, è un parametro che misura la produzione di insulina nell’organismo, in risposta all’ingestione di un cibo rispetto ad un alimento di riferimento (FII = 100). Un alimento quindi si definisce ad alto indice insulinico quando aumenta molto la concentrazione di insulina (insulinemia) nel sangue.

Finora abbiamo preso in considerazione l’indice glicemico, che permette di valutare l’innalzamento della glicemia solo in relazione all’impatto dei carboidrati, quindi potrebbe non essere sufficiente per valutare con completezza gli effetti che tutti i macronutrienti hanno sul metabolismo del glucosio. Infatti sebbene i carboidrati determinino il principale stimolo per la secrezione di insulina (95%), alcuni studi hanno evidenziato che alimenti ricchi di proteine determinano una risposta del 50% mentre i grassi del 10%.

L’indice insulinico iniziò ad essere studiato alla fine degli anni ottanta confrontando la risposta glicemica e insulinica di alcuni prodotti a base di amido, ma le differenze tra glicemia e risposta insulinica furono attribuite ai processi di raffinazione ed al grado di gelatinizzazione dei cibi.
Successivamente vennero paragonati 38 alimenti in riferimento al pane bianco per sviluppare un database del FII, notando che alcuni alimenti proteici causavano un incremento della risposta insulinicanonostante l’assenza di carboidrati.
Nelle tabelle vengono illustrati i valori del “punteggio glicemico” e quello “insulinico” calcolati sulla base dell’apporto energetico di 239 Kcal 

L’indice insulinico deve tenere conto dell’impatto sinergico di tutti i macronutrienti e non solo dei glucidi quindi per essere calcolato è stato scelto come riferimento una porzione calorica standard di 239 kcal : l’indice insulinico dei cibi è stabilito sulla base di un’assunzione calorica di un cibo pari a 239 kcal, al quale si attribuisce poi il relativo punteggio medio. L’assunzione di carboidrati semplici, cibi proteici ricchi di amminoacidi insulinotropici tra cui arginina, leucina, lisina, valina e l’intervento di alcuni ormoni gastrointestinali rappresentano il maggiore stimolo sulla secrezione di insulina.  Inoltre è stata studiato la risposta glicemica e insulinemica dopo il consumo di latte e prodotti derivati dal latte fermentato come lo yogurt e si è visto che nonostante il loro basso indice glicemico producono un alto indice insulinico (90-98) e gli studiosi conclusero che i prodotti lattiero-caseari presentavano un indice insulinico tra le 3 e le 6 volte più elevato di quanto stimato dal loro corrispondente basso indice glicemico
Quindi alcuni alimenti anche se hanno un indice glicemico relativamente basso in realtà hanno la capacità di indurre il pancreas a secernere molta insulina, cioè hanno un indice insulinico elevato.

Una classificazione degli alimenti in base all’indice insulinico, insieme al conteggio dei carboidrati forniscono una previsione più accurata della risposta insulinica nel nostro organismo e potrebbero aiutare nella gestione di alcune patologie e nei programmi di dimagrimento in quanto molti studi correlano un’elevata secrezione di insulina all’aumento del rischio di diabete, obesità, malattie cardiovascolari ed accumulo di grasso corporeo viscerale ed anche nello sport la scelta di pietanze ad alto o basso indice insulinico può favorire il recupero post allenamento e un opportuno rilascio di energia in gara o durante l’attività fisica

andamento di glicemia e insulinemia con glucosio e fruttosio
andamento di glicemia e insulinemia con glucosio e fruttosio



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