martedì 6 ottobre 2015

L'INTEGRAZIONE DI CITRULLINA NELLA PRATICA SPORTIVA

COSA È LA CITRULLINA

La Citrullina è un aminoacido non essenziale normalmente non coinvolto nei processi di sintesi proteica, pertanto non rilevante dal punto di vista strutturale, ma importante per la sua attiva partecipazione al metabolismo dell’Arginina.
Il suo curioso nome deriva dal Citrullus Vulgaris o cocomero, alimento nel quale fu isolato per la prima volta negli anni 70, e caratterizzato per le proprietà antiossidanti.
La relativa importanza di questo aminoacido in condizioni fisiologiche diviene cruciale invece in alcune particolari situazioni cliniche come quelle rappresentate dalle patologie intestinali a vario titolo.
E’ il piccolo intestino infatti la principale sorgente di Citrullina, la quale dopo un primo metabolismo renale viene trasformata in Arginina, oppure utilizzata al livello epatico nel ciclo dell’urea.
Nelle suddette condizioni quindi la ridotta sintesi di Citrullina si accompagna spesso ad un deficit di Arginina con la conseguente perdita dei normali bilanci aminoacidici.
Pertanto le concentrazioni plasmatiche di Citrullina potrebbero essere impiegate come marcatore sensibile delle patologie intestinali e renali.

LA CITRULLINA IN AMBITO SPORTIVO

Nonostante le prime applicazioni relative all’utilizzo della Citrullina erano per lo più legate al potenziale ruolo antiossidante, prezioso negli sportivi per contrastare l’azione lesiva delle specie reattive dell’ossigeno sulle strutture muscolari e tendinee, nel tempo questo aminoacido ha conosciuto ulteriori applicazioni.
Diversi studi, per lo più sperimentali, dimostrano come l’integrazione con Citrullina possa :

  • sostenere le capacità ergogeniche muscolari, aumentando di circa il 34% la produzione di ATP durante l’esercizio fisico aerobico, e rappresentando così un valido aiuto energetico;
  • aumentare del 20% il tasso di recupero post-esercizio della fosfocreatina, riportando quindi il metabolismo muscolare in condizioni più prestanti;
  • sostenere la funzione muscolare durante le diete ipocaloriche, contribuendo al mantenimento della componente muscolare;
  • contribuire al rifornimento muscolare durante l’esercizio fisico, grazie alla sua indiretta attività vasodilatatoria.

Tutti i suddetti potenziali benefici deriverebbero chiaramente indirettamente dall’incremento di Arginina legato alla supplementazione con Citrullina, e dal miglioramento del flusso dell’urea, utile nell’eliminare cataboliti potenzialmente deleteri per la salute dell’atleta.
Molto interessante è inoltre un recente studio datato 2009 nel quale la supplementazione con Citrullina, grazie all’incremento delle concentrazioni plasmatiche di Arginina, sosteneva l’attività delle cellule polimorfonucleate in atleti sottoposti ad esercizio fisico intenso.
Questa evidenza potrebbe sostenere il ruolo della Citrullina nella salvaguardia della salute dell’atleta, contribuendo, seppur indirettamente, al rafforzamento delle difese immunitarie, ed allontanando così il rischio di complicanze legate all’eccessiva attività fisica.

L’IMPIEGO DELLA CITRULLINA IN AMBITO CLINICO

Come accennato in precedenza, grazie al suo particolare metabolismo, la Citrullina sta diventando un marcatore importante di funzionalità renale ed intestinale.
Nonostante ciò le applicazioni cliniche di questo aminoacido sono sicuramente limitate ai casi di ridotta produzione, legati ad esempio alle patologie intestinali.
In tal caso l’integrazione con Citrullina si è rivelata preziosa nel sostenere le corrette quantità energetiche proteggendo il paziente sia dal rischio di sarcopenia, legato ad un declino progressivo della massa muscolare, sia dal brusco calo delle difese immunitarie.
Per questo motivo la Citrullina, solitamente sottoforma di sale, è stata impiegata con successo come antiastenico e come strumento preventivo, ad esempio negli anziani con patologie intestinali, nei confronti di declini muscolari ed immunologici.
Ancora da chiarire invece sarebbe il potenziale effetto vasodilatatorio della Citrullina, probabilmente legato indirettamente all’aumentata sintesi di ossido nitrico garantita dalla maggiore disponibilità di Arginina, che avrebbe per diversi anni sostenuto il ruolo afrodisiaco e potenzialmente cardioprotettivo di questo aminoacido.

DOSAGGI ED EFFETTI COLLATERALI

La relativa assenza di trial clinici significativi e di sperimentazioni a lungo termine, rende particolarmente difficile la definizione di dosaggi riproducibili e realmente efficaci.
Pertanto questi dovrebbero essere definiti puntualmente in base alle necessità dell’organismo ed agli obiettivi della supplementazione.
Situazione analoga per quanto riguarda i potenziali effetti collaterali, soprattutto relativi all’uso prolungato di questi integratori.
Pertanto ulteriori studi sarebbero utili per caratterizzare a pieno utilità e sicurezza della Citrullina in ambito clinico e sportivo.

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