giovedì 6 giugno 2013

PESCE E MASSA MUSCOLARE

Il pesce per diventare grossi e saniLe proteine sono l’ingrediente fondamentale in tutte le diete per il bodybuilding e i bodybuilder hanno a loro disposizione un’ampia varietà di fonti proteiche da scegliere. Le proteine migliori per l’accrescimento muscolare sono quelle ad alto valore biologico, cioè quelle che hanno una maggiore quantità di aminoacidi essenziali, che aiutano il recupero e l’accrescimento muscolare. Appartengono a questa categoria le proteine animali, presenti in carni rosse, carni bianche, uova, latticini e pesce. Per aumentare le dimensioni dei propri muscoli i bodybuilder tendono ad assumere soprattutto carne rossa, latte e uova come fonti proteiche, perché questi alimenti non sono solo ricchi di proteine, ma hanno anche un elevato  contenuto digrassi e quindi contengono le calorie necessarie a sostenere un aumento di peso corporeo. Poiché l’obiettivo è però quello di perdere grasso corporeo e aumentare la definizione muscolare, le tipiche fonti proteiche di una dieta per il bodybuilding sono gli alimenti a basso contenuto di grassi. Questo significa evitare carni rosse e latte intero e prediligere pollame magro, albumi d’uovo e pesce. Tra tutti questi alimenti il pesce ha il miglior rapporto proteine/grassi, infatti viene inserito dai bodybuilder nell’alimentazione di preparazione alle gare.

Proteina dei pesci può inibire lo sviluppo del cancro

Dai pesci potrebbe arrivare una nuova arma per il trattamento del cancro. Foto: ©photoxpress.com/uwis


Ricercatori identificano un peptide derivato dal pesce che è in grado di rallentare la diffusione delle metastasi e la crescita del cancro
LM&SDP

Dai pesci un aiuto nella lotta contro il cancro.
I ricercatori statunitensi della Facoltà di Medicina dell’Università del Maryland sono riusciti a individuare un peptide, o proteina, contenuta nel merluzzo del Pacifico che sarebbe attiva contro il cancro.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista PNAS e, in particolare, si è scoperto che questo antigene chiamato TFD (Thomsen-Friedenreich Disaccharide) che si trova in questa proteina del merluzzo, può inibire la diffusione delle metastasi e lo sviluppo del cancro della prostata – oggetto dello studio. Tuttavia, l’antigene può essere attivo anche contro altre forme di tumore o cancro.

«L’uso di prodotti dietetici naturali con attività antitumorale è un settore importante ed emergente della ricerca – spiega Hafiz Ahmed, professore di biochimica e biologia molecolare presso l’UM e scienziato dell’Istituto per l’ambiente marino e la tecnologia (IMET) – Capire come funzionano questi prodotti potrebbe consentire di sviluppare alimenti che fungono anche da terapie contro il cancro e agenti per l’immunoterapia».

La possibilità di avere delle armi efficaci contro le cosiddette metastasi – ossia quel processo di invasione dei tessuti circostanti il tumore e la migrazione attraverso il sangue e i vasi linfatici che è speso causa di morte dei pazienti oncologici – è più che auspicabile. E, secondo quanto emerso dallo studio, potenzialmente fattibile.
Per fare un esempio, il cancro alla prostata (oggetto dello studio) si diffonde in genere ai polmoni, le ossa e il fegato.

«Questo studio è tra i primi a esplorare l’utilità terapeutica di un peptide bioattivo del merluzzo TFD contenente un glico-peptide in grado di inibire la progressione del cancro alla prostata», ha sottolineato il dottor Ahmed.
L’antigene TFD che si trova nella proteina del pesce è nascosto nelle cellule umane normali, ma è esposto sulla superficie delle cellule tumorali e si ritiene svolga un ruolo chiave nel modo in cui il cancro si diffonde. Ecco perché l’azione del TFD trovato nel merluzzo potrebbe essere determinante nel controllo della diffusione e sviluppo del cancro. 


LA SCIELTA DEL PESCE GIUSTO.

Non tutto ciò che vive nel mare è pesce. Non tutto il pesce è ugualmente efficace. Occorrono perciò alcune avvertenze perché questo prezioso alimento sia veramente un nostro alleato nella prevenzione e cura delle malattie. Cercherò di dare qualche consiglio pratico:

  • Preferite i pesci dei mari freddi (aringa, salmone ecc.), ma anche pesce azzurro del Mediterraneo, trota, ecc. Comunque anche gli altri pesci sono utili per l'alimentazione.
  • Attenzione alle intolleranze. Non esiste (o è rarisima) un'intolleranza generale verso il pesce. Esistono piuttosto intolleranze individuali verso singoli pesci. Ciascuno deve osservare con attenzione le proprie reazioni dopo aver mangiato del pesce, per individuarle, se ci sono.
  • Come valore alimentare sono da accomunare ai pesci i molluschi bivalvi, tipo cozze e soprattutto vongole, che sono ricchissime di omega 3. Non sono altrettanto validi grandi molluschi marini come polpi, seppie o calamari, che devono essere consumati in piccola quantià e non frequentemente.
  • Curate che il pesce sia fresco o, se surgelato, che la catena del freddo che lo conduce a voi sia efficace.
  • Non cuocetelo troppo e usate un calore basso. L'ideale è cuocerlo al vapore, al cartoccio, in umido. Più cautela con il pesce al forno non al cartoccio (tenete bassa la temperatura del forno), con il pesce alla piastra. Evitate il pesce fritto, anche con olio fresco.

Nessun commento:

Posta un commento