Demonizzare il saccarosio sempre e comunque è a mio avviso sbagliato: in certi momenti della giornata, ad un fisico sportivo, non fà più male di altri dolcificanti artificiali ed anche il fruttosio si è dimostrato dare problemi, in chi mal gestisce i carboidrati.
Nella ricerca di un elevato carico glicemico per stimolare insulina necessaria per il recupero glucidico e in associazione ad aminoacidi essenziali favorente la sintesi proteica, il saccarosio va bene e può essere utilizzato, soprattutto dopo un allenamento prolungato a digiuno, per ristabilire la glicemia e ricaricare le riserve di glicogeno muscolare usato durante una prestazione sportiva.
Il livello di attività fisica e la composizione corporea di un individuo influiscono sulla capacità di gestire un carico glicemico elevato senza che vi sia possibilità di ingrassare, dal momento che un atleta ha un metabolismo corporeo simile ad una “fornace metabolica” che consuma glucosio, o una quantità di muscoli tale da incamerare alti livelli di zuccheri e carboidrati sotto forma di glicogeno
Colazione post allenamento a digiuno con fiocchi di avena , fichi secchi, semi di lino e girasole, yogurt bianco e torta gelato
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