venerdì 23 maggio 2014

Le proprietà delle ciliegie

Le proprietà delle ciliegie

Perché le ciliegie fanno così bene? Esse contengono acqua per il 77-87%, zuccheri per l’11-22,5%, proteine per lo 0,7-1%, grassi per lo 0,1%, sostanze nutritive fra cui i flavonidi ed in particolare le antocianine; sono massivamente presenti inoltre le Vitamine A, B, C e PP, minerali quali ferro, calcio, fosforo, zolfo, magnesio, sodio, potassio  ed oligoelementi quali zinco, rame, manganese, cobalto, acidi organici e fibre.

Poche sono le calorie: 38/100gr, quasi assenti risultano grassi e proteine mentre gli zuccheri sono costituiti da levulosio (o fruttosio), adatto anche ad obesi e diabetici. E' risaputo infatti che il fruttosio ha un indice glicemico più basso rispetto al saccarosio, determinando quindi un incremento della glicemia più moderato.



Ed ecco i principali effetti benefici:

la Vitamina C, con la notevole presenza dei Flavonidi, fa delle ciliegie una meravigliosa fonte di antiossidanti, rendendole particolarmente utili a contrastare i radicali liberi e le patologie derivate dagli stessi.
Fra i Flavonidi presenti, specialmente gli antociani, le rendono un ottimo rimedio antidolorifico: vari studi attestano che le ciliegie aiutano a combattere le infiammazioni delle articolazioni causate da artrite, hanno un'azione 'antidolorifica' ed una funzione di protezione del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio. A parere degli esperti le antocianine, presenti fra l’altro anche in ribes, fragole, uva, oltre a dare la caratteristica colorazione rosso-violetta, trasformano la ciliegia in un autentico rimedio contro il dolore.
L’Acido Malico già di per sé favorisce la digestione degli zuccheri e l’attività del fegato; insieme poi a varie altre sostanze e con la notevole presenza di acqua sviluppa una importante azione diuretica ed antiedematogena, rendendo questo frutto un alimento ottimo anche per la riduzione dell’ipertensione arteriosa.
Il Potassio contenuto in quantità notevole nelle ciliegie dolci, più che in quelle acide, contribuisce notevolmente al tenore energetico nonché all’equilibrio cellulare.
I Polifenoli e la Vitamina PP potenziano la resistenza dei capillari.
Le Fibre solubili nello stomaco si impregnano di acqua come spugne e, determinando una distensione delle pareti gastriche, si rivelano sempre ottimi coadiuvanti nelle diete dimagranti per il controllo del peso; le fibre stesse sono altresì insostituibili per la cura della stipsi.
Tali sono i principali motivi grazie ai quali le ciliegie risultano un potente depurativo, demineralizzante ed energetico, regolatore del fegato, diuretico, antireumatico ed antiartritico, lassativo e rinfrescante.

Tutto quanto è stato sopra riportato viene confermato dagli studi in atto su questo argomento, i quali allargano anzi tematiche ed argomenti. Una ricerca commissionata dall’Università del Michigan conferma che una dieta a base di ciliegia sia in grado di abbassare il colesterolo, ridurre i trigliceridi, diminuire il grasso corporeo ed innalzare la quantità di antiossidanti, cioè delle antocianine presenti nell’organismo.

Ma c’è un altro ruolo svolto da questi frutti: la capacità di mantenere in equilibrio l’acidità e l’alcalinità del nostro organismo, condizione essenziale per l’attività dei fenomeni digestivi e dell’equilibrio respiratorio.

E non finisce qui! Studi avviati nell’ambito della Università del Texas Health Sciences Center a San Antonio attestano che il consumo di questi frutti aiuta a contrastare attivamente l’insonnia. I ricercatori hanno rilevato infatti che la melatonina contenuta in quantità consistenti nelle ciliegie della varietà Montmorency, un ormone che favorisce l’addormentamento in condizioni quanto più fisiologiche possibili, partecipa a migliorare la qualità del sonno dell’individuo.

A quanto già detto è tuttavia doveroso aggiungere la notizia secondo cui è stata isolata nelle ciliegie di color rosso la molecola denominata cianidina 3-rutinoside, che poi è l’antocianina maggiormente presente; in base agli studi più recenti si è sperimentato altresì che la suddetta molecola inibisce lo stress ossidativo e l’enzima cicloossigenasi di tipo 2 (Mulabagal et al., J Agric Food Chem 57(4):1239-46, 2009). Orbene, dal momento che alti livelli di cicloossigenasi di tipo 2 si trovano in molti tessuti tumorali, è lecito ipotizzare che l’inibizione della stessa può rappresentare il bersaglio opportuno per la lotta contro il cancro. Speriamo bene ma la via è ancora lunga!

Ma è limitativo tuttavia illustrare le proprietà delle sole ciliegie, dal momento che i peduncoli, fatti essiccare, possono essere usati come decotto con effetto diuretico, contro l’artrite, i calcoli e la cistite, mentre la corteccia del ciliegio può essere usata per le sue proprietà febbrifughe ed antigotta. Fra cotanti e cotali vantaggi, unica attenzione a non esagerare nell’uso della ciliegie è bene che l’abbiano i sofferenti di colite, per i quali è più preferibile consumarle cotte o sotto forma di confettura.

Le ciliegie, tuttavia, oltre che essere consumate crude, al naturale o sotto spirito, possono essere aggiunte alle macedonie, a budini; in gelateria sono largamente usate nella preparazione di sorbetti e di gelati; in cucina sono l’elemento essenziale di dolci al cucchiaio, di crostate e di dolci a base di frutta candita, senza tralasciare che specialmente le marasche vengono utilizzate con successo come contorno di alcuni piatti di selvaggina per attenuare il sapore selvatico della lepre in salmì, degli arrosti di cinghiale, capriolo, fagiano.

E, fra tanta dovizia, non è da considerarsi secondario l’impiego industriale non solo per la produzione di sciroppi, succhi e marmellate, ma anche per la preparazione di ottimi vini aromatizzati ed acquaviti come il già citato Maraschino e il Ratafià in Italia oppure il Kirsch in Alsazia.

Questi rossi frutti tuttavia non sono preziosi soltanto in ambito alimentare, dal momento che essi trovano la loro positiva applicazione anche in cosmesi. La polpa di ciliegia è un rivitalizzante della pelle del viso che si può usare o sotto forma di maschera o seguendo, per un periodo, una cura alimentare con questo frutto.

Ed allo stesso modo è conosciuta anche la 'cura della ciliegia' che viene proposta per lenire i disturbi articolari dovuti ad un eccesso di acido urico cioè alla gotta. E dunque?! Buona mangiata a tutti e a chi può permetterselo, "semel in anno licet insanire”, ma anche un tantinello in più, buona scorpacciata di ciliegie, purchè di stagione!

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