lunedì 25 gennaio 2016

Il ruolo del riso nella paleo dieta

Il ruolo del riso nella paleo dieta


Capire se il riso possa essere presente sul menù di una dieta paleo non è immediato. Si tratta di un alimento border-line, che per definizione non dovrebbe coesistere con questo approccio alimentare, ma che nella realtà ritroviamo spesso nei pasti quotidiani dei ‘nuovi’ paleolitici.

Perché?

Proviamo a trovare la risposta partendo dal concetto base di questa dieta, detta anche ‘dieta del cavernicolo’, ovvero definire con precisione in cosa consiste. Come si evince dal nome stesso, questo regime è basato sull’alimentazione che si presume caratterizzasse gli uomini vissuti nel paleolitico, era in cui la pratica dell’agricoltura era sconosciuta. Vengono quindi eliminate anche tutte le fasi intermedie di lavorazione dei prodotti e le fabbricazioni alimentari industriali.
Detto questo, benché non esista una dieta ufficiale da seguire, è chiaro che carne e pesce siano gli alimenti principali, insieme a frutta, verdura e alghe. Altrettanto evidente è che zuccheri, latticini e cereali siano fuori dal menù.

Perché accostare il riso a questa dieta?

Anche se può sembrare strano, uno dei motivi principali è la necessità di contenere la perdita di peso. Sì, avete letto bene.
Infatti, nonostante molti – soprattutto personaggi famosi che negli ultimi anni non ne hanno fatto mistero – decidano di adottare l’approccio alimentare paleo anche perché consente di dimagrire velocemente, ci sono soggetti che non possono e non vogliono diminuire la massa. Stiamo parlando degli atleti.

La forte presenza di proteine e le proprietà anti-infiammatorie derivate dal basso quantitativo di carboidrati e zuccheri, fanno sì che questa dieta sia seguita da molti sportivi. Il maggior dispendio energetico, dovuto al regolare allenamento, può quindi rendere necessario un surplus di nutrienti per contrastare l’eccessivo dimagrimento e velocizzare il recupero fisico dovuto allo sforzo. C’è bisogno, quindi, di un’integrazione ‘extra’.

Ecco allora che subentra il più antico cereale conosciuto dall’essere umano: il riso.
Si tratta un alimento molto utile al nostro organismo grazie alle sue innumerevoli proprietà, prime fra tutte l’elevata digeribilità e la capacità di regolare la flora intestinale. Il riso, inoltre, è ricco di potassio e povero di sodio e grassi, ed è per questo che riesce a mantenere sotto controllo la pressione alta. Non solo: andando ad esaminare i valori nutrizionali vediamo che contiene vitamina D e B1, calcio, ferro e fosforo, tutti componenti indispensabili per il funzionamento corretto del metabolismo, di tutti i nostri organi vitali e per il sistema immunitario. Ultima, ma non in ordina di importanza, è la caratteristica che lo rende protagonista delle diete celiache, ovvero l’assenza di glutine.
In sostanza, come ha affermato lo stesso Dr. Loren Cordain nei suoi studi (il nutrizionista ed esperto delle abitudini alimentari della preistoria che per primo ha riportato alla ribalta la paleo dieta) il riso, tra tutti i cereali, è sicuramente il meno dannoso e il più digeribile, perfetto per il recupero dopo una prolungata attività fisica.

Ecco dunque risolto il dilemma, trovata la risposta al nostro quesito iniziale. Nel caso di persone che, regolarmente e per lunghi periodi, sottopongano il proprio corpo a sforzi e allenamenti, la paleo dieta ammette l’eccezione del riso che fra tutti i cereali è, senza dubbio, l’alimento più completo e adatto.

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