L’intolleranza al lievito è una classica intolleranza alimentare ed è tra le più diffuse dopo lattosio e glutine. Quali sono i sintomipiù diffusi? Come sempre l’intestino è il primo a farne le spese. Sono abbastanza diffusi quindi stitichezza e diarrea (a momenti alterni) come meteorismo, gonfiore e attacchi di colite. In linea di massima l’intolleranza al lievito causa numerosi squilibri metabolici, favorendo l’insorgere di stati di debolezza e perdita di peso.
Quali cibi possono dare maggiormente il problema? Non pensiate che sia sufficiente eliminare la birra dalla vostra alimentazione. Il lievito è ovunque, dal pane alla pasta, dai pasticcini ai dolci da forno, dal vino ai formaggi (come zola o il taleggio), dalla salsa di soia alla frutta secca, ai funghi. Purtroppo condizionano l’alimentazione davvero in modo importante.
Come si cura?
Potete prima cosa fare i classici test per verificare l’intolleranza, anche se il medico vi dirà che la soluzione più efficace è sospendere per un paio di settimane i cibi che possono darvi fastidio e verificare i sintomi. A volte, si parla di intolleranza senza una diagnosi. Sono d’aiuto i probiotici, soprattutto se avete scambiato la sindrome del colon irritato per un’intolleranza al lievito.
È poi molto importante fare attenzione alla dieta. In commercio esistono molti prodotti senza lieviti, come alcune gallette o i grissini. È necessario, inoltre, escludere gli alcolici fermentati, come vino e birra. Tra i rimedi naturali, c’è poi anche la radice di Echinacea che dovrebbe rendere l’organismo meno “sensibile” alle intolleranze.
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