lunedì 18 novembre 2013

aumenta le tue performance con la forza della mente

Aumenta le tue performance con la forza della mente

Quando ogni parte del tuo corpo chiederà tregua, quando l’unica cosa che desidererai è smettere di giocare, quando tutto diventerà apparentemente impossibile, tu, sarai abbastanza forte?
Nelle performance sportive come nella vita ognuno di noi vive dei momenti di imprevista entità. A quel punto la mente prima si oppone (anche negando l’evento) per una questione di “economia di energie”, ma successivamente, persistendo nella nuova situazione, attiva (o cerca nel caso non le abbia) le risorse per la soluzione. Allenare la Mental Toughness significa arrivare con tali risorse “facilmente attivabili” davanti alla sensazione dell’impossibile.
Come può essere migliorata la tua forza mentale?
Quali sono le strategie più efficaci per migliorare la Mental Toughness nello sport come nella vita e renderti un vincente?
Possiamo declinare la Forza della Mente in 5 abilità, ma io preferisco chiamarle possibilità, poiché il termine rende meglio la caratteristica di scelta nel possederle, allenarle e gestirle al momento opportuno.
1.Tecniche di Imagery (o visualizzazione): crea delle immagini nella tua mente (“fatti i film!”, si dice dalle mie parti) che ti rappresentino in grado di rendere ai massimi livelli in situazioni che non hai mai vissuto, e che non appartengono al tuo sport, o più semplicemente che ancora nel tuo sport non hai mai raggiunto. La Mental Toughness deriva dalla capacità di esistere e viverti in situazioni impossibili come possibili, per cui allenati all’impossibile, senza paura di fallire. Potresti, ad esempio, attingere da tutti gli sport che non siano il tuo: un servizio nel tennis, una schiacciata nella pallavolo o un colpo da maestro nel golf, a te la scelta! Esercita la tua immaginazione al di fuori del contesto ambientale specifico della perfomance, per poi riutilizzarlo “al bisogno”, come un farmaco, ma naturale!
2. Tecniche di “regolazione” della fatica: al fine di percepirsi all’interno della performance, dal primo all’ultimo minuto, come sempre produttivi al 100%. Letteralmente “prenditi le misure”  fisiche e mentali per riuscire a gestire le tue risorse in maniera graduale, e ben distribuita, durante lo svolgimento della performance. E’ vero, la Mental Toughness è un fatto soprattutto mentale, ma è evidente che se non hai mai corso, sarà fisicamente difficile raggiungere l’obiettivo dei 10000 metri alla prima uscita! Diversamente, con la mente e grazie all’immaginazione (di cui sopra), potresti già aver tagliato il traguardo della maratona. Facciamo l’esempio della corsa. Secondo te sarebbe possibile correre alla velocità di Usain Bolt per circa 40 chilometri? Ovviamente no. Come è ovvio che correre alla velocità di un maratoneta i 100 metri non lo porteranno a vincere le olimpiadi da velocista! Impara quindi a conoscere il tuo corpo, le sue energie e come distribuirle durante la prestazione atletica. Un buon consiglio è quello di prendere nota (scrivi, tieni un diario) del tuo stato fisico e psicologico quando ti alleni.
3. Tecniche di controllo dei propri pensieri: Partiamo dal linguaggio. Per allenarsi a convertire pensieri negativi in pensieri di speranza e positività, è utile utilizzare delle frasi che auto inducano questo tipo di attitudine. Un buon esercizio per allenare la Mental Toughness potrebbe essere quello di ripetere tra sé e sé frasi che convertono il “non ce la faccio” in “posso farcela” e “io vinco”. La struttura del pensiero necessita di passaggi che inducono prima un atteggiamento di “possibilità” e successivamente di “certezza” della risoluzione positiva dell’azione.
4. Tecniche di rilassamento: l’imprevisto è un evento che chiama ansia, o meglio, stress, inteso come la modalità non specifica di rispondere agli stimoli a cui siamo sottoposti dall’ambiente. Per allenare e implementare la Mental Toughness è indispensabile essere in grado di ridimensionare lo stato di stress, coordinando la mente nella direzione dell’utilità che tale stress, o le energie che ne derivano, possono avere per l’atleta in quel dato momento! Prima di tutto, impara a gestire la respirazione. Come nelle migliori strategie di Training Autogeno, una buona gestione dello stress deriva dalla corretta respirazione, quella diaframmatica. Anche in questo caso gli esercizi quotidiani promuovono processi di apprendimento del corpo e della mente che oltre ad avere benefici effetti nel lungo periodo (livelli fisiologici di stress più contenuti e sensazione di benessere generale), permettono di ripristinare uno stato di lucidità nell’immediato, contribuendo allo stato di resistenza.
5. Tecniche di analisi logica situazionale: studia le tue performance passate e con coscienza di causa utilizza una chiave di lettura vincente. Cosa avresti potuto o dovuto fare per vincere? Cerca di individuare “a freddo” tutte le soluzioni possibili delle esperienze passate. Induci la mente ad analizzare in maniera oggettiva le situazioni. Un consiglio? Crea un grafico ad albero che ti aiuti a ricordare anche visivamente i diversi passaggi.
La Mental Toughness può essere allenata proprio come alleni, sviluppi e valorizzi i tuoi muscoli (sempre che tu lo faccia). Quindi esercitati alla disciplina e istituisci delle regole che perseguirai con costanza e determinazione, ogni giorno. Considera il tuo cervello come un muscolo (anche se anatomicamente non lo è) e inizia a tonificare, modellare, rendilo elastico, dagli nutrimento e controlla le sue prestazioni in via di sviluppo. Misura i tuoi sforzi, sfidati, aumenta la tua soglia di resistenza e realizzati con la Mental Toughness.

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