martedì 12 novembre 2013

PERCHÉ PALEO?

Perché vogliamo vivere veramente bene!
Ognuno ha sicuramente un modo personale di vivere la propria vita; qualsiasi sia la propria attitudine o la propria visione del mondo, l’importante è potersi sentire bene con sé stessi e agire secondo le proprie preferenze.

C’è qualcosa su cui in pochi veramente sanno come muoversi, qualcosa che è una delle basi della nostra esistenza e che ci garantisce la vita: la nutrizione.
Il modo di mangiare, da qualche millennio a questa parte, ha ben poco di soggettivo e fin troppo di indotto, anzi quasi praticamente imposto.
Soprattutto nelle società più avanzate.  Con le cosiddette linee guida “ufficiali”, così come “la piramide alimentare” più o meno c’abbiamo avuto tutti a che fare e sappiamo di che si tratta, quello che in molti non sanno è che dietro tutto questo c’è sempre qualche interesse superiore (nulla di divino però), che fa dettare queste “regole” per il proprio tornaconto.
Certo, è anche vero che queste linee guida, se seguite posson far perdere peso (però non sempre dimagrire, specie se non ci s’allena come si dovrebbe) e magari se quando si inizia col seguirle si è veramente messi male, ci si sente effettivamente meglio, rispetto a prima. E’ indispensabile rapportarsi tra le varie fasi della propria vita, perché se seguendo le linee guida ufficiali ci si sente meglio, questo non vuol dire che non si potrebbe stare ancora meglio!
Anzi, diciamo che vorremmo sentirci veramente bene, liberi di tutti quella pesantezza fisica, dei fastidi digestivi, di quella sonnolenza che ti prende dopo aver mangiato, diciamo che vorremmo anche migliorare l’umore mentre togliamo anche un (bel) po’ di ciccia.

Come fare?
La risposta è relativamente semplice, quasi banale, basta ragionarci un attimino ed è evidente. Osservate gli animali liberi… Sono grassi? S’ammalano? Bene, ora lo stesso animale in cattività, quante sono le probabilità che sia sovrappeso e s’ammali anche lui come noi umani? State ragionando? Perfetto, la prima conclusione, che è anche quella giusta è che un animale allo stato brado è libero di seguire il proprio istinto e la propria genetica e vivere quindi secondo la propria natura. Quello in cattività, per quanto possa star apparentemente bene, non ha la possibilità di vivere come realmente dovrebbe e quindi ingrassa o, peggio, s’ammala di problemi tipici dell’essere umano.

Mai sentito di un cane che muore per un tumore? O di un gatto con problemi di cuore? Beh, sono problemi che causiamo molto più spesso di quel che crediamo ai nostri animali domestici. Pensate che in realtà cani e gatti, mangiando cibi veri e non prodotti industriali senza senso, potrebbero vivere tranquillamente più di 20 anni… Il paragone con gli animali è d’obbligo, perché noi quello siamo. Mammiferi, siamo cacciatori-raccoglitori tendenzialmente onnivori, con un apparato digerente più simile ad un carnivoro puro che ad un erbivoro.
Con una dentatura che ci permette di gestire cibi animali e vegetali. A differenza degli erbivori puri, non abbiamo né un secondo stomaco per ruminare nè la flora batterica adatta a sintetizzare gli aminoacidi essenziali dai vegetali. A differenza degli Aves (i volatili) non abbiamo un ventriglio per triturare le granaglie e renderle edibili. A differenza dei carnivori, non abbiamo una dentatura ed uno stomaco adatti a strappare e digerire carne di prede appena uccise.
Questo che vuol dire? Come detto prima, che siamo animali frugivori, cacciatori-raccoglitori! Un tempo mangiavamo le carogne lasciate dai veri predatori, ora mangiamo animali morti, dalle carni frollate e già tagliate per noi, che differenza c’è?
Un tempo mangiavamo piccoli frutti quali bacche o radici e semi a guscio, mangiavamo la carne cacciata o trovata abbandonata. Beh, a dire il vero, la frutta è cambiata non poco, andrebbe preferita quella piccola e in moderate quantità, per esempio tipo i frutti di bosco. Il fatto è che il nostro organismo non riesce a gestire bene il fruttosio, quindi, attenti. Il nostro corpo non tollera bene nemmeno i troppi carboidrati dell’alimentazione tipica, con il risultato che ci roviniamo giorno dopo giorno. E’ difficile accettare che l’alimentazione sia così di primo piano, riguardo la salute, vero?

Se bevessimo un potente veleno, moriremmo all’istante.

Bene, immaginate che mangiando gli alimenti errati è come avvelenarsi un po’ ogni giorno, come marcire. Il nostro organismo è costretto agli straordinari per digerire cibi per i quali non è programmato, anzi, nemmeno digerire perché molti sono indigesti ed ostacolano la digestione di alimenti con nutrienti indispensabili per noi.

Quali sono questi alimenti dannosi?

Ovviamente tutti quelli che prima dell’invenzione dell’agricoltura non erano disponibili ogni giorno: cereali, latte e derivati, legumi, cibi lavorati industriali in genere.
Insomma, tutti quei cibi che per essere relativamente commestibili necessitano di qualche processo tecnologico, basti pensare che cereali e legumi presi così sono tossici e indigesti. Ovviamente lo sono anche dopo la cottura, ma è normale perché devono potersi difendere e diffondere in qualche modo.
Il latte ovviamente è consumabile anche così, però se si tratta di quello crudo, senza pastorizzazione o processi vari. E comunque, se consumato ogni giorno non fa bene perché è un alimento indispensabile soltanto per i cuccioli che sono allattati dalla propria madre. Noi umani siamo gli unici animali che bevono latte anche dopo lo svezzamento e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, solo che non è interesse di nessuno farlo notare. Cereali, latte e tutti prodotti che li contengono, muovono miliardi di miliardi ogni anno, quindi vi lascio immaginare quanto il renderli nemici dell’umanità possa creare problemi a tutti quanti s’arricchiscono della vendita di questi ultimi.
E’ tutta una questione di soldi, ma l’argomento cereali-legumi  e l’impatto ambientale delle coltivazioni lo tratteremo meglio in un articolo dedicato. Allora, cosa ci mangiamo oggi per stare bene? Qualsiasi cosa che allo stato naturale potremmo consumare cruda e c’apporterebbe solo benefici: frutta, verdura (quindi patate e melenzane no se non di rado, contengono la solanina che è tossica e non va via con la cottura), semi a guscio, Carni rosse, bianche e pesce. Fate in modo di non comprare nulla che abbia più di un ingrediente, quindi via dallo scatolame.
Andate al banco frutta e verdura! Andate in macelleria, in pescheria! Nutritevi di alimenti che non siano soggetti a trattamenti industriali, che siano provenienti da fonti sicure! Quindi, vegetali cresciuti senza pesticidi e concimi chimici, carni che durante la vita hanno assaporato l’erba dei pascoli e non il mangime e i medicinali degli allevamenti intensivi, pesci che hanno nuotato liberi e non in allevamenti! Se volete stare bene, c’è da organizzarsi un minimo ma ne vale la pena, provare per credere!

I BENEFICI

Salute e benessere non sono sinonimi.
Atleta non significa non avere problemi di malattie frequenti, sovrallenamento e infiammazioni pericolose
Quindi rispetto alla comune dieta dell’atleta la Paleo Dieta :

● Aumenta l’assunzione di aminoacidi a catena ramificata (BCAA) e cio’ giova allo sviluppo muscolare e alla funzione anabolizzante,neutralizza anche l’immunosoppressione comune negli atleti negli esercizi a lunga resistenza

● Diminuisce il rapporto tra Omega6 e Omega3

● Riduce le infiammazioni dei tessuti negli atleti, favorendo la guarigione

● Abbassa l’ acidità del corpo. Riduce l’effetto catabolico di acidosi su ossa e muscoli stimolando la sintesi delle proteine muscolari. Questo è sempre più importante con l’invecchiamento.e il recupero a lungo termine dall’ esercizio fisico.

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