lunedì 27 gennaio 2014

MELATONINA E SPORT

Melatonina: chimicamente conosciuta con il nome di N-acetil 5 metossitriptamina, è un composto naturale prodotto da una ghiandola posta alla base del cervello e nota come epifisi. La sua produzione nell'organismo umano segue un ritmo ben preciso, definito ritmo circadiano, che presenta un picco massimo tra le 00.00 e le otto di mattina, e che sembra fortemente inibito dalla luce solare.  Pur essendo assunta attraverso diversi alimenti (cacao, riso ed altri vegetali), la melatonina dietetica non è in grado di incrementare significativamente i livelli plasmatici dell'ormone, e per questo si ricorre all'utilizzo di un integratore specifico. Assunta in forma di capsule, infatti, la melatonina viene assorbita totalmente a livello intestinale per dosi fino ai 2.8 mg, ma metabolizzata in gran parte a livello epatico, dove si trasforma nel suo metabolita inattivo 6 solfotossimelatonina, tanto da far scendere la sua biodisponibilità sino al 15%.  La massima concentrazione plasmatica si raggiunge mediamente dopo le 3 ore, anche se questo intervallo di tempo sembra essere influenzato seriamente dallo stato nutrizionale del soggetto. L'emivita della melatonina non supera normalmente le 4 ore. Attraverso il torrente circolatorio, legata alle proteine plasmatiche per circa il 60%, la melatonina è in grado di diffondere liberamente e legare i suoi recettori (MT1,MT2 e MT3) presenti prevalentemente a livello del sistema nervoso centrale.



Ruolo biologico: diverse evidenze sperimentali e numerosi studi a riguardo, dimostrano che la melatonina ha un:

Effetto regolatore sul ritmo sonno veglia: attraverso l'effetto ipnotico, sedante ed inducente del sonno;
Effetto antiossidante: in grado di prevenire il danno indotto sia dalle specie reattive dell'ossigeno che dell'azoto. In questo caso, tuttavia, la quota di melatonina impegnata è irrimediabilmente persa, dal momento che non esistono reazioni di riduzione efficace. La sua azione antiossidante sembra comunque piuttosto potente, dal momento che è garantita anche dai successivi metaboliti.
Effetto protettivo e anticancerogeno: la melatonina sembra coinvolta nella protezione del DNA mitocondriale, proteggendolo dall'azione mutagena di vari composti.
Azione immunostimolante: seppur non del tutto caratterizzata, prime evidenze mostrano un significativo potenziamento della risposta immunitaria.
Melatonina e sport

 



Seppur non particolarmente diffusa tra gli atleti, negli ultimi anni la melatonina ha trovato diverse applicazioni anche nella pratica sportiva, dove può essere utilizzata per:

Garantire un effetto antiossidante, e proteggere l'organismo dal danno ossidativo;
Potenziare le difese immunitarie nell'atleta sottoposto a strenui allenamenti e a rischio di sindrome da overtraining;
Migliorare il profilo ormonale.
A riguardo, degni di nota sono alcuni studi nei quali si dimostra:

l'effetto metabolico della melatonina: in grado di ridurre la produzione di lattato durante l'attività fisica;
l'effetto ormonale: dove si evidenzia un incremento dei livelli di GH che si realizza alle dosi di 0.5mg e 5 mg di melatonina al giorno.
Recenti evidenze, basate sull'osservazione di un effetto ipotermico, suggeriscono una potenziale utilità della melatonina nel migliorare la prestazione in presenza di elevate temperature.

Razionale - Melatonina 
La melatonina è attualmente utilizzata con successo in tutti i vari disturbi del sonno, come la sindrome da jet lag. Numerosi studi, tuttavia, sono in corso per testare la sua efficacia anche per alcune malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica, patologie indotte dal danno ossidativo, malattie cardiovascolari ed altro.
Nella pratica sportiva, alcuni studi dimostrano l'efficacia della melatonina nel migliorare la secrezione ormonale e nel coadiuvare la funzione antiossidante dell'organismo. Tuttavia non si registra alcun miglioramento derivato dalla somministrazione di questo composto, anzi alcuni studi evidenziano come - se assunta in momenti sbagliati (esempio : 60 minuti prima dell'allenamento) - la melatonina possa ridurre anche la secrezione di GH.

Modo d'uso consigliato - Melatonina 
Assumere una capsula prima del riposo notturno.

Modo d'uso nella pratica sportiva Melatonina - Ultimate Nutrition
Anche in questo caso la dose consigliata dalla casa produttrice sembra essere la più valida, anche se più di uno studio mostra come un miglioramento della secrezione notturna di GH si possa avere anche a dosi sensibilmente inferiori, pari a 0.5 mg.
Viste le proprietà farmacocinetiche dell'integratore, sarebbe opportuno assumerlo prima di andare a letto, affinché il suo picco massimo corrisponda alla normale secrezione endogena.

Sinergia - Melatonina 
Diversi studi sembrano concordare sulla maggior efficacia della sinergia quando assunta insieme allo zinco. Un miglioramento generalizzato si ottiene infatti sia sul potenziamento delle difese immunitarie, sia sull'effetto antiossidante e sull'aspetto metabolico, migliorando la sensibilità all'insulina.

Alcuni studi mostrano come in caso di prolungata assunzione di zinco e melatonina, divenga necessaria anche l'integrazione con magnesiomagnesio.
La validità della somministrazione contemporanea di melatonina e vitamina B6, è ancora sotto osservazione, anche se i primi lavori evidenziano un miglioramento della sintesi endogena di quest'ormone, con un potenziamento degli effetti biologici relativi soprattutto alla modulazione dell'attività immunitaria ed ormonale.

Effetti collaterali - Melatonina 
Nonostante recenti studi abbiano ribadito l'elevata tollerabilità e sicurezza del principio attivo, esistono in letteratura casi in cui, anche alla dose di 3 mg/die, si sono osservati  nausea, irritabilità, incubi ed alterazioni vascolari.
Inoltre, agendo come blando ipnotico e sedativo, la melatonina potrebbe interferire con la capacità di concentrazione. Potenziando la risposta immunitaria, la sostanza potrebbe anche peggiorare le condizioni di pazienti affetti da patologie allergiche o autoimmuni.

Precauzioni per l'utilizzo Melatonina 
Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale o epatica, cardiovasculopatie e/o ipertensione, allergie e patologie autoimmuni, in gravidanza, durante l'allattamento, al di sotto dei 12 anni ed agli adolescenti non ancora formati.
In caso di uso prolungato (oltre le 6/8 settimane) è necessario il parere del medico.




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