domenica 12 gennaio 2014

Vitamina C

Vitamina C

Ruolo biologico

La vitamina C, chimicamente definita acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile essenziale per l'uomo vista l'impossibilità di sintetizzarla endogenamente. 
Nonostante la riduzione progressiva della qualità alimentare minimizzi il contenuto di minerali e vitamine dei vari cibi, compromettendone sensibilmente l'aspetto nutrizionale, la vitamina C è presente in moltissimi alimenti di natura vegetale che vanno dalla frutta come kiwi e agrumi alle verdure a foglia verde a peperoni e pomodori, permettendo quindi di soddisfare il fabbisogno di individui adulti stimato intorno ai 60 – 90 mg giornalieri. 
L'importanza di questa vitamina nell'economia cellulare e organica è da ricondurre al suo ruolo biologico al quanto eclettico e utile a :

Mediare la sintesi di collagene, principale proteina della matrice extracellulare necessaria alla strutturazione di ossa, legamenti, tendini e vasi sanguigni;
Partecipare alla sintesi di neurotrasmettitori fondamentali come le catecolammine;
Sostenere la sintesi di molecole fondamentali all'assorbimento e al metabolismo lipidico quali acidi biliari e carnitina;
Migliorare l'assorbimento intestinale di ferro;
Espletare l'effetto antiossidante diretto, proteggendo le varie strutture cellulari dall'insulto ossidativo;
Contribuire alla rigenerazione di Vitamina E, fondamentale sostanza ad attività antiossidante.
Tutte le suddette proprietà sono state utilizzate a scopo terapeutico nella prevenzione e nel trattamento coadiuvante di patologie cardiovascolari, neurodegenerative, metaboliche e tumorali.
Seppur non ancora chiarito il meccanismo specifico attraverso il quale questa vitamina agisca, gli effetti clinici sono stati decisamente significativi e tali da incoraggiare verso la sperimentazione più dettagliata di questo elemento nella pratica clinica.

Uso nella pratica sportiva

L'importanza degli integratori di vitamina C nella pratica sportiva è documentata da numerosi studi presenti in letteratura, che ribadiscono gli effetti silenziosi ma fondamentali di questo importante micronutriente.
E' chiaro che in questo caso i vari protocolli integrativi con vitamina C hanno l'intento fondamentale di proteggere le strutture muscolari, tendinee e articolari dall'insulto ossidativo indotto dall'esercizio fisico intenso.
La maggior parte degli studi condotti infatti concentrano la propria attenzione sulla capacità di questo elemento di ridurre sensibilmente i livelli ematici di markers del danno muscolare, preservando indirettamente l'atleta dal rischio di infortuni muscolari e articolari e facilitando la fase di recupero. 
Studi condotti su vari atleti di elite (nuotatori, calciatori, giocatori di rugby) sottoposti ad esercizi massimali e a prestazioni particolarmente intense, concordano sull'importante ruolo della vitamina C nel proteggere fibre muscolari e strutture associate dall'ossidazione indotta dalle specie radicaliche prodotte dall'intesa attività fisica. 
L'importante risvolto della medaglia si è osservato in atleti carenti in sistemi di protezione antiossidante, nei quali periodi di intenso allenamento si sono associati ad un vistoso calo della performance, all'aumentata incidenza di infortuni e alla temibile sindrome da superallenamento.
E' inoltre importante ribadire che gli effetti protettivi di questa vitamina risultano ulteriormente potenziati dalla concomitante assunzione di altri antiossidanti come la vitamina E e l'acido lipoico.
Seppur la supplementazione con vitamina C non determini importanti miglioramenti della performance o della composizione corporea, come ambito dalla maggior parte degli atleti delle varie discipline, consente di sostenere ritmi di allenamento particolarmente elevati, preservando lo stato di salute dello sportivo.

Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'integrazione di vitamina C può risultare utile per:

migliorare le difese antiossidanti dell'organismo, proteggendolo contro il danno ossidativo indotto dai radicali liberi;
potenziare le difese immunitarie;
proteggere dagli effetti negativi di stress e sovrallenamento;
migliorare l'assorbimento intestinale del ferro contemporaneamente assunto;
migliorare e stimolare il metabolismo corporeo, viste le innumerevoli reazioni biochimiche alle quali partecipa;
proteggere dalle malattie cardiovascolari;
prevenire l'invecchiamento cutaneo precoce;
migliorare la resistenza dei capillari, rafforzando il microcircolo e prevenendo disturbi da aumentata fragilità capillare ed insufficienza microcircolatoria (edemi, ritenzione idrica, cellulite, microteleangectasie ecc.).
ridurre lo stato infiammatorio dell'organismo (che accompagna moltissime malattie metaboliche, come obesità, insulino-resistenza e sindrome metabolica)



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